L’emulatore della Nintendo Switch? È un malware

Le recenti ricerche di Norton mostrano come gli hacker stiano approfittando dell’interesse mostrato dai consumatori nei confronti della console da gioco

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Era già successo per Super Mario Run. Poco tempo dopo il rilascio dell’app per iPhone e iPad, le persone hanno cominciato a cercare insistentemente su Google il file .apk con cui installare il famoso gioco anche su Android, dove il titolo è approdato ufficialmente (e per la prima volta) solo a fine marzo. Gli hacker hanno dunque sfruttato il clamore intorno al baffuto idraulico per veicolare con maggiore semplicità le loro minacce su smartphone e tablet, inserendo un bel po’ di codice maligno all’interno delle finte applicazioni di Super Mario, così da violare migliaia di dispositivi mobili. A evidenziare per primi il trend era stata l’agenzia di sicurezza Axran, a cui ora fa eco Norton, che si è invece concentrata su un altro prodotto Nintendo.

Di cosa si tratta

Stiamo parlando della console Switch, disponibile in Italia da qualche settimana. Anche in questo caso, hacker e criminali hanno analizzato il traffico di ricerca sul web per intercettare alcune chiavi dirette alla piattaforma ibrida della multinazionale nipponica. Ecco allora che “emulatore Nintendo Switch” è diventata una stringa molto pericolosa per gli utenti finali, perché dietro la promessa di scaricare un software (non importa se PC o smartphone, la minaccia è trasversale) che replica l’esperienza di Nintendo altrove, si nascondo malware e programmi di affiliazione, che portano vantaggi concreti ai promotori. A quanto pare infatti, prima di effettuare il download del file, viene chiesto ai navigatori di compilare un file con le loro informazioni personali. Tali dati vengono poi inviati a compagnie che pagano per ogni conversione ottenuta dal network di diffusione. Giusto per essere chiari: non esiste alcun emulatore Nintendo Switch per PC e difficilmente ve ne saranno in seguito, visto che a differenza delle console più vecchie (PS, PS2, giusto per fare qualche esempio), il sistema della giapponese si basa su un hardware che richiederebbe una struttura dedicata non comune.

Leggi anche:  Gli attori delle minacce stanno prendendo sempre più di mira le organizzazioni OT