Attenzione ad Allo, spiffera i segreti della cronologia

allo

L’app di messaggistica Allo non è molto attenta a proteggere la privacy degli utenti e ha persino rivelato la cronologia del browser senza preavviso

Google ha lanciato tempo fa la propria app di messaggistica Allo ma non è stato un grande successo. Ad oggi sono pochissimi gli utilizzatori della piattaforma, che possono comunque usufruire dell’integrazione dell’assistente vocale Google Assistant. Il servizio di Big G in passato è finito nel mirino per la poca attenzione alla privacy e la facilità con cui le autorità governative possono accedere alle chat. Oggi si scopre che ha anche qualche problema a rivelare i dettagli più intimi degli utenti mentre conversano.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Durante una chat un utente ha interrogato l’assistente vocale per alcune semplici questioni e quest’ultimo senza alcun preavviso ha condiviso alcune informazioni riguardo il sito Pottermore che tratta di Harry Potter. Si dà il caso che il riferimento derivi da una vecchio risultato di ricerca. Per fortuna dell’utente si è trattato di un caso totalmente innocuo ma spesso scavare nella cronologia del browser può causare un certo imbarazzo. La persona che ha scoperto il bug ha sottolineato che durante la chat non era mai stato citato il sito Pottermore e quindi è evidente che Google Assistant non è stato molto efficiente.

I guai per Allo non finiscono qui. L’app di messaggistica consente di condividere alcune informazioni personali previa autorizzazione da parte dell’utente. Questo sfortunato utilizzatore ha scoperto nella medesima chat che la piattaforma non solo ha mostrato il suo nome nonostante non gli fosse stato dato il permesso, ma ha anche rivelato informazioni sul suo lavoro con tanto di indirizzo visualizzato sulla mappa di Google Maps. Ancora non è chiaro se il bug riguardi solo un limitato numero di utenti ma Google starà certamente lavorando per risolvere il problema di Allo in tempi brevi.

Leggi anche:  Non solo Google, Apple starebbe lavorando con OpenAI per l’IA su iPhone