Apple non ha intenzione di realizzare un dispositivo specifico per la casa ma potenzierà Siri per renderlo l’assistente vocale onnipresente
Da diverso tempo si parla della possibilità che Apple sia interessata a competere nel campo degli assistenti domestici. Amazon è riuscita a vendere 11 milioni di altoparlanti Echo e dopo l’integrazione con aziende di terze parti punta ad aumentare ulteriormente la distribuzione. Google ha invece presentato alla I/O 2016 la sua soluzione Home e spera di raggiungere la vetta del mercato grazie all’intelligenza artificiale di Google Assistant. Il settore della smart home è uno dei più interessanti per le aziende hitech e non deve quindi sorprendere che Apple voglia farne parte. A settembre Bloomberg ha affermato che la Mela starebbe lavorando al suo assistente domestico da circa tre anni e che ovviamente avrà in Siri il suo punto di forza. Nonostante i numerosi indizi, Tim Bajarin, presidente di Creative Strategies ed esperto di elettronica di consumo, è convito che Apple non ha interesse a realizzare un dispositivo per la domotica.
Bajarin ha argomentato la sua previsione in un report sul magazine Time. Non è che Apple non voglia entrare nelle case di tutto il mondo ma semplicemente non vuole farlo con un dispositivo hardware specifico. Siri è attualmente disponibile su smartphone, tablet, PC, smartwatch e persino sulle automobili. L’obiettivo è rendere il suo assistente personale ancora più onnipresente e non circoscriverlo a un solo oggetto per la casa. Già oggi è possibile con Siri controllare diverse attività domestiche tramite l’app HomeKit e in futuro saranno sempre di più i dispositivi connessi a supportarlo.