Apple TV rallenta e ne guadagnano Chromecast e Roku

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Apple TV perde terreno negli USA e a livello globale. Della debacle ne approfittano soluzioni più economiche come Chromecast e Roku

L’anno scorso è arrivata una nuova versione di Apple TV profondamente rinnovata rispetto al modello precedente. L’azienda di Cupertino ha infatti introdotto la possibilità di immagazzinare contenuti all’interno del set top-box e vi ha anche integrato il proprio App Store e l’assistente vocale Siri. Insieme al dispositivo è inoltre arrivato un innovativo telecomando touchscreen. Secondo quanto riporta eMarketer, l’effetto sorpresa sembra essersi ora esaurito e l’interesse per Apple TV è andato scemando negli ultimi mesi a vantaggio delle alternative dei concorrenti. Negli Stati Uniti solo l’11,9% dei consumatori utilizza il set top-box di Cupertino, in calo dello 0,6% rispetto allo scorso settembre. A livello globale si è invece registrata una riduzione dello o,9% tra il 2014 e l’anno successivo. Tra lo scorso settembre e gennaio è invece cresciuto l’utilizzo di Chromecast di Google (+ 1,5%) e dei dispositivi di Roku (+ 3,0%).

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Il problema maggiore di Apple TV sta nel prezzo superiore ad altre soluzioni altrettanto performanti e ricche di funzione. Inoltre, sottolineano gli esperti di eMarketer, gli utenti non sono particolarmente interessati a tutto l’ecosistema di app di Cupertino quanto ai soli servizi di streaming come Netflix, che recentemente è stata accusata di essere poco attenta alla sostenibilità ambientale. La maggior parte degli spettatori preferiscono infatti le serie TV ai giochi e altri servizi. La situazione potrebbe ribaltarsi con l’ingresso di Apple nel settore della produzione televisiva. In questi mesi sono arrivate sempre più conferme che la Mela voglia realizzare contenuti originali e probabilmente anche veri e propri lungometraggi. L’azienda di Cupertino dovrà comunque vedersela con agguerriti concorrenti come Amazon, che quest’anno potrebbe vincere il suo primo Oscar con “Manchester by The Sea”.

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