Lo streaming da console a occhialini è realtà. Tutta la libreria installata da oggi si può fruire in modalità VR
Partiamo da un presupposto: giocare ai titoli Xbox One indossando un paio di Oculus Rift non è esattamente come immergersi nei mondi creati apposta per i visori di realtà virtuale di Facebook. Nonostante questo, l’arrivo dell’app con cui i possessori di una console di Microsoft possono godersi le esperienze in una modalità alternativa è comunque una buona notizia, perché apre a scenari di integrazione interessanti. Dopo ben 18 mesi dall’annuncio ufficiale, Xbox One Streaming per i Rift è stata pubblicata sullo store di Oculus ed è pronta a creare un passaggio tra la piattaforma gaming e gli occhialini collegati a un computer Windows 10. Si, perché il punto di contatto tra i due è, ancora una volta, il più recente sistema operativo di Redmond, che abilita un ponte cross-platform prima impensabile.
Come funziona
Per fruire dei giochi Xbox sui visori c’è bisogno di connettere console e computer alla stessa rete Wi-Fi, scegliere l’ambientazione preferita che farà da sfondo (fondamentalmente tre teatri virtuali) e impugnare il gamepad. Le scene verranno riprodotte su una sorta di tendone gigante, sospeso a una struttura, che darà la sensazione di trovarsi dinanzi a un pannello decisamente più grande del televisore da 40 pollici in salotto. Ma non solo One: grazie alla retrocompatibilità, ad essere supportati sono anche i titoli per Xbox 360, gli stessi già installati sulla macchina personale. Uno dei concorrenti di Oculus, il PlayStation VR, offre un’esperienza simile, con la “modalità cinema” che funziona sia su PS4 che qualsiasi altro imput via HDMI, come PC e Xbox. Dal connubio tra i due dispositivi Sony nasce però un ecosistema più completo e dedicato (PS4 + VR + camera), dal prezzo totale inferiore a quello necessario per gli Oculus e un computer idoneo; sebbene grazie all’AWS le specifiche di quest’ultimo siano state ridotte.
