La Germania multerà Facebook per le bufale

facebook contro le fake news
Facebook ha allestito nuovi strumenti per combattere la diffusione di fake news

Per ogni fake news postata online il social network potrebbe rischiare fino a 500.000 euro di multa

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Hai voluto la bicicletta? Ti tocca pedalare. Questo è il senso della proposta di legge attualmente in studio in Germania, dove i politici potrebbero mettere alle corde Facebook, costringendolo a setacciare ogni singolo post dei suoi iscritti. Il motivo? Una norma, avanzata dal partito socialdemocratico, che spiega come, ad ogni messaggio offensivo o falso, i gestori delle piattaforme social, rischiano una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 500.000 euro, oltre alla richiesta di cancellazione o modifica del contenuto. “In  compagnie come Facebook verrà richiesto di agire legalmente per difendere l’integrità di ciò che viene pubblicato” – dicono da Berlino, lasciando intendere che anche se il social non è una media company, come ha sottolineato in più di un’occasione Zuckerberg, ciò non vuol dire veicolare hate speech o forme di comunicazione non veritiera.

Cosa è successo

Ma come mai questa presa di posizione da parte della Germania? La questione pare essersi aggravata nel momento in cui Facebook ha deciso di affidare a terzi lo scouting di notizie da considerare come fake e dunque da eliminare dal sito. “La compagnia non ha voluto prendersi la responsabilità di gestire direttamente la ricerca di false notizie – ripetono i fautori della proposta – quindi se entro 24 ore dall’esame di un caso non si procede con la cancellazione del post, si potrebbe procedere con la multa. Inoltre, qualora si ritenga necessario, Facebook dovrà rimediare o correggere a quanto pubblicato, nello stesso periodo di tempo concesso”. La presa di posizione potrebbe dar vita a un contesto senza precedenti: sono 1,75 miliardi gli utenti di Facebook, di cui 36,8 milioni solo in Germania. La misura riguarda solo questi ultimi oppure ogni tipo di contenuto postato online? Le preoccupazioni, anche degli esperti giuridici, sono molte e non sembrano, al momento, vedere un chiaro orizzonte per ciò che avverrà.

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