Un brevetto scoperto di recente mostra come sia possibile veicolare il suono da un pannello sul retro del dispositivo, eliminando l’uscita audio classica
Dopo il jack per le cuffie ecco le casse. Apple sta rivoluzionando piano piano la telefonia mobile, innovando piccole parti che in futuro ci faranno dimenticare come erano gli smartphone nel 2016. Secondo un brevetto diffuso di recente, ottenuto nel novembre del 2014, la Mela si sarebbe assicurata la possibilità di sfruttare dei pannelli inseriti nello chassis del terminale (iPhone ma anche Mac e Apple Watch) per veicolare l’audio, evitando così di utilizzare le normali casse integrate che conosciamo. Il “trucco” sta nell’usare la porzione posteriore della cover come elemento integrante del sistema audio, che diffonderebbe il suono tramite le pareti dello smartphone e non attraverso delle uscite predeterminate.
Il brevetto
Il pannello sul retro del telefono sarebbe formato da tante piccole sezioni, ognuna contenente uno o più attuatori, usati per vibrare durante l’emissione dell’audio. In realtà, prima della vibrazione, sono gli stessi attuatori che convertono il segnale digitale in suono, ricreando un contenuto in alta definizione senza la necessità di avvalersi dei piccoli driver che formano le casse dell’iPhone. In questo modo, il suono arriverebbe direttamente all’utente in maniera multi-direzionale, eliminando per sempre la sezione hardware corrispondente all’uscita. In brevetto in questione, come anticipato, risale a due anni fa, non è detto dunque che Apple intenda sfruttarlo ma è chiaro che l’idea è quella di rendere più sottili e versatili gli smartphone del futuro, oggetti quasi minimalisti, full-touch, che rappresentino una continuazione del sé piuttosto che un ingombro. L’iPhone 8 sarà il primo senza casse a bordo? Difficile dirlo ma se di mezzo c’è prima un’altra generazione (7s che vedremo a settembre 2017) allora i tempi non sono poi così stretti.