Microsoft ha deciso di non imitare i colossi del settore smartphone e rendere Surface Phone un dispositivo unico nel suo genere
Microsoft ha decisamente fallito in ambito mobile. Windows Phone è utilizzato da un numero limitatissimo di utenti e la gamma di smartphone non solo è considerata poco interessante ma non vede nuovi innesti da diverso tempo. L’azienda di Redmond ha però intenzione di riscattarsi con un prodotto considerato “definitivo”. Il tanto atteso Surface Phone sarà uno smartphone dalle prestazioni eccezionali e a confermarlo è indirettamente il CEO di Microsoft, Satya Nadella.
Durante un’intervista rilasciata all’Australian Financial Review, il numero uno del colosso statunitense ha ammesso ancora una volta che la strategia mobile adottata fino ad oggi non ha pagato ma le cose cambieranno nel prossimo futuro. “Abbiamo smesso di seguire un approccio imitativo per concentrarci su quello che sappiamo fare meglio […] come è avvenuto per Surface: tre anni fa il formato 2 in 1 non aveva esponenti validi, mentre ora i nostri avversari riconoscono che il concetto alla base è valido”, ha detto Nadella. Microsoft, che vuole anche portare la realtà virtuale sui PC di fascia media, ha quindi deciso di smettere di imitare i grandi player del settore smartphone per realizzare un dispositivo innovativo come lo è stato Surface per quello tablet. Surface Phone potrebbe quindi essere il primo terminale mobile a consentire l’utilizzo di applicazioni scritte specificatamente per computer. L’idea di Microsoft è quella di potenziare al massimo la funzione Continuum e creare un ecosistema Windows che offre la stessa esperienza d’uso a prescindere dal dispositivo utilizzato.
Da tempo si parla di Surface Phone ma le ultime indiscrezioni lasciano intendere che sarà uno smartphone molto diverso da quello immaginato fino ad oggi. Se effettivamente Microsoft sta lavorando a questo progetto, è praticamente certo che il terminale non arriverà prima della fine del 2017. La capacità di calcolo richiesta da un tale dispositivo richiede l’utilizzo di processori che saranno disponibile solo nella prima metà dell’anno prossimo.
