Nel secondo trimestre dell’anno fiscale, il fatturato globale scende dell’8 per cento su base annua, ma migliora il risultato netto
Luci, ombre e tanta determinazione. Si può sintetizzare così la trimestrale di Lenovo, corrispondente al secondo quarter dell’anno fiscale 2016-2017, resa nota ai primi di novembre. Sono infatti buoni i risultati finanziari, con un utile netto di 157 milioni di dollari, doppiamente positivo in quanto nello stesso periodo dell’anno precedente vi era stata una perdita di 714 milioni di dollari. Meno buono però il dato relativo al fatturato, che su base annua è calato dell’8 per cento, per un totale nel trimestre di 11,2 miliardi di dollari, che rappresenta comunque un aumento del 12 per cento rispetto al primo trimestre fiscale.
Nuovi acquisti
La determinazione si coglie però nelle parole della società a commento dei risultati, e soprattutto nei fatti, come il rafforzamento della squadra di vertice, dove fanno il loro ingresso «alcune delle migliori menti del settore tecnologico», come vengono definiti in Lenovo i nuovi acquisti, tra cui vi sono Kirk Skaugen, proveniente in cima al settore Cloud e Data Center di Intel, che assume la carica di Executive Vice President e Presidente del Data Center Group di Lenovo, e Yong Rui, che diventa il nuovo Chief Technology Officer e Senior Vice President dopo essere stato Vice Direttore in capo di Microsoft Research Asia. Sempre a livello mondiale, il Chairman e CEO Yang Yuanqing ha sottolineato la positività dei risultati nei tre business in cui è attiva Lenovo, pur in un contesto di mercato non facile: «Il nostro business PCSD (Personal Computers & Smart Devices) ha mantenuto la leadership e una forte redditività, il nostro business Mobile ha visto un buon aumento dei volumi trimestre su trimestre e un miglioramento del margine, e il nostro business Data Center sta rispondendo positivamente alle sfide del mercato».
“Proteggi e attacca”
Esprime soddisfazione per i risultati finanziari anche Mirko Poggi, amministratore delegato di Lenovo Italia, che in una conversazione con Data Manager non manca di sottolineare il contesto generale di mercato poco positivo, «con il comparto PC e tablet che soffre da tempo, mentre le aree server e smartphone non crescono e non perdono». È in questo scenario che Lenovo prosegue nella propria strategia, definita da Mirko Poggi “proteggi e attacca”, ovvero da una parte «continuare a essere leader nelle aree dove già lo siamo, come nell’ambito PC, anche per dare un impulso al mercato», e dall’altra parte «sviluppare ulteriormente le aree in cui abbiamo spazi di crescita, come gli ambiti mobile e data center, per il quale cito l’esempio degli accordi strategici che abbiamo siglato per i sistemi iperconvergenti».
Portafoglio completo
Passando a guardare più da vicino il mercato italiano, Poggi commenta che «per i PC consumer avevamo adottato alcune tattiche volte a razionalizzare la nostra presenza, e questo trimestre abbiamo raccolto i frutti nel confronto con il i quarter precedente», mentre per i server «l’importante commessa vinta a suo tempo con il Cineca è andata in delivery nel corso di questo trimestre, riflettendosi sui dati di mercato». Però l’osservazione di fondo che è necessario fare, secondo Poggi, è che in Italia «il mercato reale non è in crescita, perché l’incremento mostrato nei dati degli analisti riflette in realtà il sell in verso il canale, con un anticipo delle consegne per il trimestre di fine anno. In ogni caso, a parte la congiuntura economica del momento, io resto convinto che Lenovo abbia molto da dire, anche alla luce del fatto che disponiamo di un portafoglio completo di prodotti e soluzioni nelle tre aree chiave dei data center, dei PC e tablet, e del mobile, e soprattutto proseguiamo il nostro cammino per distinguerci ed essere migliori, attraverso un’attenzione continua all’innovazione».