Facebook e Google tolgono la pubblicità alle bufale

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Facebook come Google eliminerà le campagne pubblicitarie nei portali che diffondono notizie false

In questi giorni Facebook è stato accusato di aver favorito la vittoria di Donald Trump dando visibilità a notizie bufale o totalmente false. Il social network ha voluto chiarire la sua posizione tramite le parole del suo CEO Mark Zuckerberg ma ciò non è bastato a spegnere la polemica. Facebook ha quindi deciso di seguire la strada già intrapresa da Google andando a colpire i creatori di contenuti e false informazioni sul vivo, ovvero nei guadagni. I messaggi pubblicitari all’interno di questi articoli verranno infatti oscurati.

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“In accordo con le policy di Audience Network, non integriamo o mostriamo pubblicità nelle app e nei siti che pubblicano contenuti illegali, ingannevoli o fallaci, incluse le notizie false.  – afferma il social network – Sebbene fosse sottinteso, abbiamo aggiornato la policy per chiarire in modo esplicito che questo vale anche per le notizie false. Il nostro team continuerà ad esaminare attentamente tutti i potenziali editori e a monitorare tutti quelli già esistenti per garantirne la conformità”.

All’inizio della vicenda, Facebook era stato accusato di aver censurato le opinioni dell’ala conservatrice statunitense dai Trending Topics. L’azienda aveva quindi sostituito il suo team di redattori con un algoritmo, che sfortunatamente ha dato risalto alle bufale. Queste infatti risultavano i contenuti più popolari in quel momento e il software non ha potuto fare altro che dargli visibilità. Zuckerberg ha inizialmente affermato che fosse “folle” pensare che la sua azienda avesse favorito l’elezione di Trump e in seguito ha chiarito che “il 99% delle notizie diffuse Facebook sono autentiche” ma che comunque è “sempre più difficile identificare la verità”.

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