Anno difficile per la casa coreana che dopo il fail dello smartphone deve fronteggiare il rientro di 34 modelli di lavatrici
Certo, i comparti e le tecnologie sono diverse, ma il brand a cui fa capo è lo stesso. Per questo si può benissimo affermare come il 2016 sia un anno da dimenticare per Samsung, considerata così, come un’azienda multinazionale che occupa decine di settori di mercato. Dopo il clamoroso fail del Galaxy Note7 troppo incline a deflagrarsi, ecco una nuova tegola: richiamate alla casa madre 34 versioni diverse di lavatrici del gruppo, a causa di “lesioni che potrebbero provocare” durante l’utilizzo. Il comunicato ufficiale dell’organizzazione USA in difesa dei consumatori parla della possibilità che “il coperchio superiore possa staccarsi durante l’utilizzo, ponendo a rischio l’incolumità delle persone”.
Cosa succede
Sarebbero circa 733 i casi di incidenti riportati sinora, alcuni dei quali abbastanza seri, come mascelle rotte, spalle lussate e traumi vari. Per questo, Samsung prevede di far tornare indietro 2,8 milioni di lavatrici e non è nemmeno la prima volta. A settembre di quest’anno, la Consumer Product Safety Commission aveva annunciato l’avvio di alcune indagini nei confronti dei dispositivi di lavaggio di Samsung a causa delle crescenti segnalazioni di esplosioni di modelli costruiti tra il marzo del 2011 e l’aprile del 2016. In quel caso la costruttrice aveva invitato gli utenti a utilizzare alcune precauzioni per evitare problemi. Che adesso sono diventati decisamente più pericolosi.