Microsoft: ecco Surface Studio, clone dell’iMac

Ma solo nelle dimensioni: per il resto quello di Microsoft è un all-in-one che guarda decisamente al futuro e che, con Dial, apre la porta a nuovi accessori

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Promessa mantenuta. Microsoft ha tolto il velo a un bel po’ di cose durante l’evento che ha tenuto ieri negli USA. Se fa piacere considerare in che modo la compagnia abbia rinnovato il suo parco software, peraltro aprendolo decisamente al mondo del 3D e della realtà virtuale, l’interesse maggiore non può che ricadere su Surface Studio, il primo all-in-one prodotto direttamente da Redmond. Si tratta di una workstation di assoluto valore, che solo nelle forme, estremamente ridotte, ricorda un iMac, da cui però si discosta come la notte dal giorno. Non potrebbe essere altrimenti: qui c’è un Windows 10 tirato a lucido e pronto a soddisfare tutte le esigenze di creativi e professionisti digitali.

Come è fatto

Le specifiche tecniche parlano di un processore Intel Core i5 o i7, una scheda grafica Nvidia da 4GB, 32GB di RAM, 2TB di disco ibrido e diverse porte di connettività: USB 3.0, ethernet, audio e così via. Al pari di quello che è Amazon Echo, Surface Studio ha un controllo vocale continuo; ciò vuol dire che Cortana sarà sempre all’ascolto per rispondere a quesiti vocali, anche a distanza, senza bisogno di premere alcun tasto.

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Al fianco di Studio, Microsoft ha presentato anche Surface Dial, un accessorio ad oggi unico, che dovrebbe semplificare il lavoro dei designer. In che modo? Si tratta di una periferica circolare che si connette in modalità wireless al computer e che, a seconda dell’applicazione, assume funzionalità diverse. Surface Studio verrà venduto a a partire da 2.999 dollari, per ora solo negli USA e in altri mercati selezionati, tra i quali l’Italia non c’è. Microsoft ha spiegato che all’inizio saranno disponibili solo unità limitate con un lancio più ampio nei primi mesi del 2017.

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