Come successo per Windows 10, l’ultimo sistema operativo di Microsoft, anche il mondo del gaming potrebbe entrare in una sorta di aggiornamento periodico, senza stravolgimenti
Windows 10 as-a-service è una realtà. In più di un’occasione Microsoft ha ribadito che quello attuale è l’ultima iterazione rivoluzionaria del suo sistema operativo. Non vedremo più altri nomi, nessun stravolgimento, nessun cambiamento strutturale: l’OS di base resta 10 e su quello ci saranno miglioramenti, patch periodiche e major update. La stessa logica potrebbe ora essere affidata al comparto hardware di Redmond, quello indirizzato al pubblico dei videogiocatori. Sappiamo che il prossimo anno la compagnia presenterà Project Scorpio, quella che dovrebbe essere la console di intrattenimento domestico più potente e versatile sul mercato.
Cosa cambia
A quel punto, si dovrà prendere una decisione: continuare a sfruttare il dispositivo in possesso o passare a quello definitivo? Si, perché stando ai piani di Sony, la diretta concorrente, in giro non sembra esservi un hardware in grado di controbattere alla Xbox del 2017. E in più, secondo qualche indiscrezione quella di Microsoft potrebbe davvero essere la console definitiva, nel senso che dopo di lei non ne arriverebbero più dagli Stati Uniti, almeno per un bel po’. Il motivo? L’estrema potenza che porta con sé, permetterebbe a Project Scorpio di sopravvivere diversi anni prima di aver concluso il suo ciclo di innovazione reso possibile dagli sviluppatori. Si, perché saranno proprio loro a dover spingere al massimo le performance della macchina, capace di arrivare a 6 Tflops e di riprodurre contenuti nativi in 4K. Fino a quel momento non vi saranno aggiornamenti hardware di sorta ma solo update software, con lo scopo di far risparmiare i consumatori portando però avanti anche il modello più economico e meno performante, la One S già sul mercato.