Uber testerà a Pittsburgh alcuni modelli di self driving car. Il futuro della mobilità non prevede il conducente
La guerra fra Google e Uber è ormai alle porte. Il colosso di Mountain View sta testando un proprio servizio di car sharing tramite Waze e l’app di San Francisco risponde con la sperimentazione delle sue vetture senza conducente. Al momento il progetto, basato su Ford Fusion e suv Volvo dotate di un ricco ventaglio di sensori e telecamere, è limitato a un migliaio di clienti selezionati ma entro la fine dell’anno l’azienda assicura che la flotta diverrà ancora più ampia. Nella fase iniziale della sperimentazione, un ingegnere di Uber rimarrà comunque a bordo delle self driving car per intervenire nel caso i sistemi del mezzo non funzionino alla perfezione. “Credo davvero che la cosa più importante che i computer faranno nei prossimi dieci anni sarà guidare le automobili”, ha dichiarato Anthony Levandowski, capo progettista della team che si occupa delle self driving car di Uber. I test saranno effettuati nella città di Pittsburgh per una serie di motivi. La città è ricca di vicoli stretti e presenta condizioni meteo in continuo cambiamento. “Se riusciamo a destreggiarci nella guida qui pensiamo di avere buone possibilità di poterlo fare nella maggior parte delle altre città del mondo”, ha dichiarato il direttore del centro tecnologico di Uber, Raffi Krikorian, al Financial Times.
Uber sembra credere fortemente nella tecnologia delle self driving car e la conferma arriva dalla recente acquisizione di Otto, startup specializzata in robotica e automazione. La stessa cosa non si può invece dire di Apple. Pare infatti che l’azienda di Cupertino abbia bloccato la sviluppo della sua Apple Car a propulsione elettrica e il progetto potrebbe subire un lungo stop.