L’obiettivo di Microsoft: Cortana senza errori

Il riconoscimento vocale è una delle sfide del prossimo futuro ma non nell’integrazione, quanto nell’implementazione di un sistema perfetto

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Da anni i principali nomi dell’hi-tech hanno lanciato la loro versione di assistente digitale. Apple lo ha fatto con Siri, Microsoft con Cortana e Google con Now. Tanti altri però, soprattutto nel settore business, stanno sperimentando progetti simili, che possano velocizzare e rendere più “smart” la vita dei dipendenti, fuori e dentro l’ufficio. Con un panorama già alquanto delineato, il prossimo passo è quello di avvicinare sempre più progetti del genere alla comprensione del linguaggio umano nelle maniera più naturale possibile, per renderli non solo funzionali ma parte integrante del vissuto sociale.

Il record

Per questo, la stessa Microsoft ha avviato una serie di esperimenti per testare le reali potenzialità di quella che potrà essere il Cortana del futuro. Pur senza tirare in ballo l’assistente odierno, la compagnia ha spiegato di aver raggiunto un significativo risultato nella comprensione del linguaggio umano, portando a casa un indice di WER (word error rate) del 6,3% sul totale, scavalcando nelle migliorie IBM che si era piazzata al 6.9% (dopo l’o% di un anno fa). Entrambe (Microsoft e IBM) hanno presentato un’analisi dettagliata dei loro lavori alla conferenza Interspeech di San Francisco, dove hanno partecipato anche i ricercatori di Google. C’è da dire, che la stessa tecnologia tirata in ballo da Redmond potrebbe tornare assolutamente utile per scopi concreti, visto che è del tutto compatibile con Cortana. Difficile dire quando e in che modo vedremo crescere l’assistente blu della multinazionale, anche se già il machine learning offre veloci possibilità di apprendimento ed evoluzione.

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