La piattaforma di mapping ha introdotto un’opzione dedicata ai videogiocatori all’interno della timeline di ricerca. Ecco come funziona
Forse si sta esagerando, ma il tormentone Pokémon Go è destinato a durare ancora a lungo. Almeno è quanto si evince dai diversi progetti che tendono a valicare i confini dello smartphone per raggiungere iniziative di co-branding e promozioni, che hanno imparato a sfruttare l’immagine del prodotto e l’integrazione del digitale con la realtà aumentata. Se aziende e negozi “promettono” sconti sull’acquisto di beni e servizi al check-in presso il loro Pokéstop, ora è il turno di Google, decisa ad ampliare la portata dell’uso del suo servizio di mappe.
La novità
Su Google Maps è infatti arrivata la funzione “A caccia di Pokémon”, dove ognuno può indicare la data e il luogo in cui ha catturato un determinato personaggio, così da creare una vera community geo-localizzata e supportare gli altri giocatori. Per accedere alla sezione dell’app bisogna aprire il menu in alto a sinistra e andare su “Cronologia”. Da qui è possibile assegnare ad un proprio percorso già effettuato il tag “A caccia di Pokémon”. C’è da dire che la voce serve a ben poco se non a registrare i luoghi visitati durante la ricerca. Nelle note si può indicare anche il malloppo conquistato, ma non c’è nessuna integrazione con il gioco disponibile su iOS o Android. Il vantaggio resta però quello di poter visualizzare dove effettivamente sono stati catturati i Pokémon, visto che nell’app non vengono salvate le informazioni sulla geolocalizzazione, o almeno non sono visibili agli utenti iscritti.