Il lungimirante fondatore di SpaceX ha ribattezzato la sua navicella spaziale, slegandola da una missione limitata al Pianeta Rosso
Sappiamo che l’obiettivo di Elon Musk è quello di portare gli esseri umani su Marte entro il 2024. Viaggiare per tanto tempo verso il Pianeta Rosso potrebbe non essere un problema, mentre restano parecchi dubbi su come tante persone potranno sopravvivere in un ambiente ostile come quello marziano. Ma a questo Musk penserà poi, visto che per il momento è impegnato a rendere sempre più reale il sogno per circa 100 persone, tante quanto è in grado di ospitarne il suo Mars Colonial Transporter. Anzi, secondo Musk, il vettore potrebbe spingersi anche più in la, ben oltre i confini di Marte.
Meta da stabilire
L’imprenditore ha affidato il 16 settembre a Twitter il compito di informare il mondo sui progetti di SpaceX: “Togliamo di mezzo il Mars Colonial Transporter, possiamo benissimo andare oltre Marte, quindi serve un altro nome”. Solo un giorno dopo è arrivata la soluzione con re-naming a corredo: il MTC non esiste più, al suo posto c’è l’Interplanetary Transport System. Difficile dire se vi sia un pizzico di verità alla base del cambio di etichetta o se si tratti solo di marketing. Sta di fatto che Musk svelerà qualcosa di più il 27 settembre, quando prenderà parte all’International Astronautical Congress di Guadalajara, in Messico. Qui terrà uno speech dal titolo che è tutto un programma “Making Humans a Multiplanetary Species“. Di certo l’audacia non li manca.