C’è il dietrofront sulla Apple Car: tutti i dubbi di Cupertino

La Apple Car è ancora viva e potrebbe arrivare nel 2024

Decine di persone licenziate dalla Mela che potrebbe abbandonare del tutto il progetto del veicolo autonomo

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Più di un ripensamento, di un’idea folgorata in un istante o maturata in poco tempo. Quello che c’è dietro il probabile ripensamento sulla reale concretizzazione della Apple Car è ben altro. La compagnia di Cupertino avrebbe fatto fuori decine di persone, parte dei team dedicati al progetto, per mettere in stand-by ciò che circonda il veicolo autonomo con il logo della mela morsicata, per motivi ipotizzabili e non ancora resi ufficiali. Stando a quanto afferma il New York Times, Titan (nome dato all’iniziativa) avrebbe vissuto mesi di stallo totale, sfociati nella nomina di Bob Mansfield, veterano di Apple, come capo dei lavori.

Cosa succede

L’ingresso di Mansfield ha spostato il focus dal mero design alla costruzione vera e propria, diciamo meno iPhone e più meccanica, per un oggetto che dovrà si essere bello ma soprattutto funzionale a ciò per cui è stato creato: spostare le persone, in sicurezza, da un punto all’altro della città, in maniera autonoma o semi-automatica (più o meno quello che succede sulle Tesla). Perché Apple avrebbe deciso di rallentare Titan? Tra le cause potrebbe esservi un reale ritardo nello sviluppo della macchina rispetto alla concorrenza. Cupertino non è abituata a inseguire ma a dettare le regole di ogni segmento di mercato in cui ha qualcosa da dire. Google, la stessa Tesla e tante altre sembrano essere più avanti e il rischio concreto è che Cook salga sul palco per lanciare un prodotto già vecchio o privo di concrete innovazioni.

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