La piattaforma di photo-sharing tira, la dimostrazione è la crescita dei brand che la usano per sponsorizzare prodotti e servizi
Un obiettivo importante, fondamentale, decisivo per capire quanto sia ancora in voga Instagram. La piattaforma di condivisione foto e video, di proprietà Facebook, ha raggiunto il numero di 500.000 inserzionisti, dopo solo sette mesi dal traguardo dei 200.000. Questo vuol dire che la cifra è più che raddoppiata nel limitato arco di tempo, precisamente +150% da febbraio di quest’anno. Il sito si era lanciato nell’advertising nel 2013, a partire dagli Stati Uniti e nei successivi tre non ha fatto altro che affinare e incrementare la sua offerta, per incontrare le esigenze maggiori degli utenti professionali, singoli e brand.
Ma in Europa latita
In realtà, l’uso più proficuo di Instagram per fine commerciali avviene quasi totalmente dall’altra parte del pianeta. La compagnia ha rivelato che in cima alla classifica delle nazioni più propense a sfruttare la pubblicità ci sono Stati Uniti, Brasile, Australia, Canada e Regno Unito; un ammissione di quanto l’Europa debba ancora scoprire, e scommettere, sulle potenzialità comunicative del servizio. Solo qualche giorno fa, Instagram aveva annunciato la possibilità per gli iscritti di salvare i post in bozza, così da rivederli in un secondo momento e pubblicare quando si vuole, un po’ quello che succede con Twitter. Per sfruttare la funzione basta scattare o caricare una foto e un video, scrivere ciò che si vuole e poi selezionare dal menu a discesa (in alto a sinistra nell’app) “salva bozza”.