La compagnia ha deciso di puntare su altri mercati e per questo finalizzerà l’acquisizione di una quota della cinese BYD
Sappiamo a cosa ci riferiamo quando si parla di Internet delle Cose, un mondo fatto di oggetti interconnessi, che ricevono e inviano dati di diverso tipo su internet, per scopi differenti. Se approcciamo il contesto dal punto di vista dell’hardware, sarà facile considerare la vastità di un mercato che oggi non pone limiti. Per questo, diverse compagnie concentrate su singoli mercati, considerano fortemente la possibilità di ampliare le zone di intervento, puntando sulla produzione e la fornitura di componenti per un’industria in costante divenire. È il caso di Samsung che, complice una chiara flessione del panorama mobile, pare voglia tuffarsi nel settore dell’automotive, acquisendo un’importante quota di BYD, azienda cinese realizzatrice di auto elettriche.
Cosa succede
Secondo le prime indiscrezioni, Samsung avrebbe deciso di rilevare circa il 4% della società, pari ad un investimento di 449 milioni di dollari. In realtà queste cifre sono state presto smentite, senza però una conferma ufficiale sul valore della trattativa che ha coinvolto i due soggetti. C’è però un comunicato del big player sudcoreano in merito alla collaborazione con BYD: “Vogliamo rafforzare la nostra presenza nell’integrazione tra veicoli elettrici e smartphone. Per questo abbiamo in programma di collaborare con varie aziende da qui in futuro”. È probabile che Samsung possa offrire a BYD innovative componenti con cui equipaggiare le auto elettriche di nuova generazione: batterie, sistemi di infotainment, computer di bordo, strumenti diagnostici. Stando alle parole del gruppo, sicuramente vi sarà una maggiore interoperabilità nella gestione di alcune informazioni di bse sul dispositivo mobile. Più difficile immaginare, nel breve periodo, una partnership per un veicolo elettrico senza pilota; soluzione affascinante e non preclusa, ma che richiede tempistiche decisamente maggiori.
