Zuckerberg aizza la folla per il blocco di WhatsApp in Brasile

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Il co-fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, chiede agli iscritti al social network di manifestare contro il blocco di WhatsApp in Brasile

Al CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, non è decisamente andato a genio il blocco di WhatsApp imposto dalle autorità brasiliane. Per 72 ore gli utenti locali non potranno accedere all’app di messaggistica più utilizzata al mondo. Il motivo, come ha confermato il CEO della piattaforma Jan Koum, sta nel fatto che la piattaforma di proprietà di Facebook non ha fornito supporto in un’indagine per il traffico di droga. Questa è la seconda volta che l’app viene bloccata in Brasile. Inoltre, il numero uno per l’America Latina di Facebook ha anche dovuto passare due notti in carcere per il suo rifiuto a fornire i dati degli utenti di Whatsapp.

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Zuckerberg questa volta ha scelto di muoversi in prima persona. Rispetto alla chiusura di FreeBasics in India, il CEO di Facebook non si è limitato a esprimere il suo dissenso tramite la stampa ma ha personalmente chiesto agli utenti di manifestare per la libertà di parola. “L’idea che ai brasiliani possa essere negata la libertà di comunicare in questo modo è spaventosa in una democrazia, ha scritto Zuckerberg sul proprio profilo ufficiale. Il co-fondatore del social network ha quindi invitato “tu e i tuoi amici” a partecipare ad una manifestazione organizzata da un gruppo di parlamentari davanti al Congresso brasiliano per una Rete libera il 4 maggio alle 18 ora locale. Zuckerberg ha chiesto anche di sottoscrivere una petizione per eliminare il blocco imposto a WhatsApp utilizzando gli hashtag #‎ConnectBrazil‬ e ‪#‎ConnectTheWorld‬.

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