WhatsApp: in arrivo le chiamate crittografate

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Il client già protegge i messaggi di testo inviati tra gli utenti ma presto potrebbe farlo anche per le telefonate

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Nonostante siano passati anni dallo scoppio del Datagate e lo scandalo delle intercettazioni federali senza mandato, oggi ancora tanti servizi e app non utilizzano la crittografia. Inoltre, il caso Apple e FBI ha messo in evidenza un trend molto pericoloso: la richiesta, senza sosta, da parte delle autorità governative (di certo non solo statunitensi) di accedere ai dati mobili delle persone, pur all’interno di indagini. Il dibattito è ovviamente acceso: meglio implementare le misure di privacy personale o lasciare uno spiraglio per facilitare ricerche e indagini per la sicurezza (inter)nazionale?

Chiamate protette

Nell’impossibilità di predire il futuro, Facebook ha deciso di mettere un ulteriore lucchetto al proprio client WhatsApp. La piattaforma già utilizza la crittografia per assicurare i messaggi di testo dei propri utenti dagli sguardi indiscreti di NSA e colleghi ma adesso potrebbe farlo anche per le telefonate. Stando a quanto riporta il The Guardian, nel giro di qualche settimana WhatsApp potrebbe attivare la funzione, con un aggiornamento delle app per i principali sistemi operativi mobili. La decisione sarebbe proprio figlia della vicenda che ha coinvolto la Mela più famosa dell’olimpo tecnologico e rappresenterebbe la prima mossa contro un eventuale richiesta simile da parte dell’FBI per casi analoghi. Non a caso, Facebook dopo che avrà introdotto la crittografia per le chiamate vocali su WhatsApp, potrebbe fare lo stesso nei confronti del proprio Messenger, che già da tempo consente agli amici del social network di effettuare telefonate via internet.whats

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