Il prezzo del touchscreen di nuova generazione è però proibitivo: 8,999 dollari per la versione di base
Quando Microsoft ha annunciato la sua lavagna digitale ha colto l’interesse di soggetti diversi. Poi la doccia fredda: il prezzo sui 9.000 dollari. Il presupposto non è banale: trasformare il lavoro in ufficio, dotandolo di un sacco di possibilità digitali che sono ben altro che semplici orpelli. Il progetto, forse troppo lungimirante, è però rimasto in stand-by per tanti mesi, visto che dall’anticipazione ne è passata di acqua sotto i ponti. Poco prima di Pasqua la svolto: il Surface Hub è pronto per sbarcare nel mondo della produttività aziendale.
Come è fatto
I modelli in vendita sono due, il primo da 55 pollici, il secondo da 84, entrambi con risoluzione 4K. Cambiano, ovviamente, i prezzi: 8.999 dollari per il più piccolo, ben 21.999 dollari per il fratellone, quanto una lussosa berlina. Certo ad essere bello è bello. Ma è anche utile? Microsoft afferma come le compagnie che già hanno sperimentato l’Hub, ne hanno tratto un vantaggio considerevole. In realtà non è nemmeno indicato per un utilizzo principale visto che ha già trovato posto in fabbriche, sale lettura, ospedali, sale riunioni e consigli di amministrazione. Potente, flessibile e con una qualità degna di nota, il Surface Hub si pone come una TV, ma solo nel design. Supporta 100 punti di tocco, ha un processore a scelta, i5 oppure i7, 128 GB di memoria di archiviazione su SSD e ben 8 GB di RAM con grafica Nvidia Quadro. C’è anche il Bluetooth e l’NFC, così come una dual webcam e microfoni per la riduzione del rumore. Insomma, altro che presentazioni in PowerPoint, qui c’è tutta la potenza per videoconferenziare con la Luna.