Il CEO di Twitter, Jack Dorsey, smentisce la sparizione dell’ordine cronologico dei tweet in favore di un sistema basato sulla popolarità
Le polemiche in Rete hanno avuto il loro effetto. Il CEO di Twitter, Jack Dorsey, ha ufficialmente smentito la possibilità che l’algoritmo del social network sarà modificato per mettere in risalto i tweet più popolari, eliminando così la classica visualizzazione dei contenuti in ordine cronologico. La notizia è stata riportata per prima da BuzzFeed ed è stata poi ripresa da testate come The Verge. La possibile eliminazione dell’ordine cronologico dei tweet a partire dalla prossima settimana ha scatenato una discreta polemica da parte degli utenti. Alcuni iscritti VIP avrebbero minacciato di abbandonare la piattaforma e l’hashtag #RIPTwitter, in riferimento alla rivoluzione epocale che avrebbe portato la sparizione dell’ordine cronologico dei tweet, è entrato in breve tempo nella classifica dei più popolari.
“Vorrei che tutti voi sapeste che siamo sempre in ascolto e che non abbiamo mai pianificato di riordinare la cronologia dei tweet la prossima settimana”, ha dichiarato Jack Dorsey. In precedenza il CEO di Twitter, che sta pensando ad una forma di abbonamento per eliminare la pubblicità in stile YouTube Red, aveva lasciato correre l’indiscrezione evitando di commentarla in mondo esplicito ma il rumore attorno alla novità deve averlo spinto ad agire in prima persona. Diversi media affermano che la nuova timeline è effettivamente in corso di sperimentazione ma sottolineano anche che la visualizzazione per popolarità dei tweet, esattamente come avviene per la funzione “Mentre eri via”, potrà essere disattivata dagli stessi utenti in ogni momento.
In attesa di maggiori notizie sul nuovo algoritmo, il social network sta lavorando a nuove funzione per attrarre utenti e inserzionisti. Dopo aver integrato le sessioni live di Periscope e aver esteso la piattaforma ai non iscritti anche su mobile, Twitter potrebbe anche eliminare lo storico vincolo dei 140 caratteri, una rivoluzione che potrebbe snaturare totalmente il sito di microblogging.