I giudici della Corte d’Appello hanno ribaltato la sentenza riguardo alla violazione di brevetti depositati da Apple da parte di Samsung
Non c’è fine alla battaglia sui brevetti fra Apple e Samsung. Sembrava che la Mela avesse ottenuto la vittoria finale dopo la sentenza che imponeva all’azienda coreana il pagamento di un risarcimento per la violazione di 3 brevetti relativi alle tecnologie “quick link”, “slide to unlock” e al correttore automatico. A gennaio i giudici avevano addirittura imposto il blocco alle vendite di alcuni dispositivi negli Stati Uniti ma poiché si trattava di terminali ormai obsoleti l’azienda di Cupertino ha deciso di ricorrere in appello. Questa decisione le è però costata cara.
I giudici della Corte di Appello federale di Washington chiamati a decidere sulla questione hanno ribaltato completamente la sentenza di maggio 2014. L’organo legislativo ha ritenuto che Samsung non abbia violato il brevetto relativo al “quick link” e addirittura afferma che gli altri due non avrebbero dovuto essere concessi ad Apple. La Mela, che ha ottenuto il sostengo di Microsoft nella sua battaglia con l’Fbi, non ha voluto commentare la sentenza mentre Samsung ha sottolineato tutta la sua soddisfazione: “Questa vittoria riconosce la possibilità di scelta dei consumatori e restituisce alla competizione il ruolo che le compete”.