Netflix non possiede più un data center in quanto ha trasportato tutti i suoi sistemi nel cloud di Amazon Web Services
Netflix ha definitivamente completato il suo passaggio al cloud di Amazon. Il vice presidente per Platform Engineering del servizio di streaming, Yury Izrailevsky, ha confermato in una nota sul blog dell’azienda che la piattaforma ha abbandonato tutti i suoi data center per migrare nella nuvola di Amazon Web Services dopo 7 anni di lavoro sui dati. La transazione riguarda tutti i suoi sistemi e offre un’ampia scalabilità, servizi dedicati e una inaspettata riduzione dei costi.
E’ stato proprio il passaggio al cloud che ha permesso a Netflix di espandersi in tutto il mondo in così breve tempo. “Sostenere una crescita così rapida con i nostri data center sarebbe stato estremamente difficile: il numero dei server necessari non sarebbe mai stato sufficiente. – scrive Izrailevsky – L’elasticità del cloud invece ci consente di aggiungere migliaia di server virtuali e petabyte di archiviazione in pochi minuti, permettendoci di ampliare le nostre capacità”.
“Il cloud ci ha anche consentito di aumentare in modo significativo la disponibilità del servizio. – continua il manager di Netflix – In passato i nostri data center hanno subito interruzioni operative, e sebbene anche il cloud ci abbia dato del filo da torcere, soprattutto nei primi periodi di migrazione, ora riscontriamo un aumento costante della disponibilità del servizio e ci stiamo avvicinando al nostro obiettivo di un uptime di quattro nove (99,99%)”.