John McAfee ha proposto ad Apple di decriptare gratuitamente l’iPhone dell’attentatore di San Bernardino
Un giudice federale statunitense ha imposto ad Apple di supportare l’Fbi nel decriptare l’iPhone 5C di Syed Rizwan Farook, uno degli attentatori della strage di San Bernardino che ha causato la morte di 14 persone. La Mela ha tempo fino al 23 febbraio (o il 26 febbraio secondo Bloomberg) per decidere se attenersi alla decisione del giudice ma il CEO Tim Cook ha già lasciato intendere che non lo farà. Il numero uno di Cupertino ha sottolineato che si tratterebbe di un “pericoloso precedente” e ha ottenuto il sostegno di grandi aziende come Google, Facebook e Twitter.
Oggi John McAfee, fondatore dell’omonima azienda nel settore della sicurezza IT, ha dichiarato di voler gratuitamente sollevare Apple dall’incarico e che ci penserà il suo team ad aggirare i sistemi di sicurezza dell’iPhone del terrorista in meno di 3 settimane. In un editoriale pubblicato su Tech Insider, l’eccentrico milionario ha sottolineato che la sua proposta non è volta a sostenere le richieste del governo ma solamente a liberare la Mela dall’obbligo di creare una versione ad hoc di iOS. Inoltre, in questo modo l’azienda di Cupertino non sarebbe costretta a venir meno ai propri ideali e impedirebbe pressioni future da parte delle agenzie governative sui produttori di smartphone e software.
“Se il governo avesse successo nell’ottenere questa backdoor, alla fine otterrebbe una backdoor in tutte le criptazioni e il nostro mondo per come lo conosciamo sarebbe finito. – scrive John McAfee – Nonostante l’Fbi affermi che proteggerebbe la backdoor, sappiamo tutti che questo è impossibile. Ci sono mele marce ovunque, e in questo caso c’è bisogno soltanto che ce ne siano nel governo degli Stati Uniti”. McAfee, che è anche candidato alle primarie per le presidenziali, si chiede inoltre come mai l’Fbi non sia in grado di violare i sistemi nonostante abbia “tutte le risorse che il governo può fornirgli”. A suo parere la risposta è che il bureau assume le persone sbagliate. Le agenzie governative preferiscono persone inquadrate all’interno del sistema piuttosto che hacker meno istituzionalizzati ma più qualificati ed esperti. “Ma potete scommetterci il c**o che i cinesi e i russi assumono da anni gente di questo tipo con richieste simili. È per questo motivo che siamo decenni indietro nella cyber-race'”, conclude McAfee.