Google ha reso open source la piattaforma TensorFlow dedicata al machine learning
Il machine learning è quella branca della ricerca sull’intelligenza artificiale che studia gli algoritmi atti a migliorare la capacità delle macchine di analizzare le informazioni e apprendere. In sostanza attraverso particolari formule matematiche, gli ingegneri stanno cercando di insegnare ai computer a essere creativi. Google ha investito enormi risorse in questo settore e utilizza questa tecnologia in molti dei suoi servizi. Oggi Big G ha reso disponibile a tutti una piattaforma chiamata TensorFlow dedicata proprio al machine learning. Sviluppatori, aziende e semplici appassionati potranno quindi contribuire a renderla più efficiente.
TensorFlow è una piattaforma open source che consente una computazione per una o più CPU o GPU per desktop, server e mobile con un’unica API. Questo ecosistema, come sottolinea la stessa Big G nella descrizione del servizio, è nata all’interno della divisione che si occupa di intelligenza artificiale ed è stata utilizzata per sistemi come il riconoscimento delle foto, la risposta automatica nelle e-mail, le traduzioni simultanee e altri servizi. TensorFlow – ha continuato Google in una nota – “non è completa, deve essere migliorata ed estesa”.
Oltre a Google, anche altre aziende del settore hitech sfruttano il machine learning per l’analisi dei dati. Facebook, ad esempio, ha aperto un centro specializzato in questo settore a Parigi e come ha dichiarato il suo CEO Mark Zuckerberg, sta pensando a nuovi servizi interattivi che sfruttano tale tecnologia.