La piattaforma musicale di Apple approda in beta su Play Store. Così Cupertino tenta i mercati concorrenti
Negli ultimi mesi sembrava essere un’esclusiva di Microsoft il voler popolare con le proprie app le piattaforme rivale. Un esempio è la suite Office resa disponibile su iOS e Android tramite le app di Word, Excel e PowerPoint ma anche Arrow, il primo launcher per il sistema operativo mobile di Google. E invece anche il resto del panorama hi-tech, in ambito smaertphone e tablet, si muove verso molteplici direzioni, con l’ottica di diventare cross-mediale e cross-piattaforma.
Musica della Mela
Per questo Apple torna a farsi viva su Play Store, dopo l’app “Passa a iOS”, con Apple Music, un surrogato del servizio musicale identico a quello presente su iPhone e iPad. Restano intatte le funzioni principali e più interessanti dell’app, come lo streaming delle radio di Beats 1 e del social network Connect, oltre all’ascolto delle playlist create dagli utenti. Certo ci sono delle limitazioni: ancora non è stata abilitata la fruizione di video e pare che l’utilizzo di un piano famiglia, con la relativa condivisione dei contenuti, non sempre risponda in maniera corretta alle richieste di registrazione. Si tratta pur sempre di una versione beta ed è dunque chiaro che prima di un rilascio globale Apple integrerà tutte le opzioni presenti su iOS, migliorando eventuali criticità durante la fruizione. Ricordiamo che per il primo mese l’utilizzo di Apple Music è gratuito mentre dopo necessita di un abbonamento mensile.