Le voci che volevano il sistema operativo Tizen fuori dall’orbita dell’azienda sono state smentite. Destinato ai mercati emergenti potrebbe arrivare anche in Europa
Samsung deve molto del suo successo ad Android ma non è detto che il sodalizio debba continuare per sempre. In quest’ottica l’azienda coreana ha da sempre ricordato di avere un sistema operativo di tutto rispetto in casa, chiamato Tizen. Se finora lo si era visto soprattutto a bordo degli smartwatch, l’OS proprietario aveva debuttato ad inizio del 2015 sullo smartphone Z1, intravisto anche in Italia. L’assenza di una forte community alla base sembrava minarne lo sviluppo, soprattutto perché i mercati di riferimento sono quelli emergenti; dove l’attenzione di sviluppatori è alta ma non a livello di Europa ed Asia. Ma Samsung non si è lasciata scoraggiare ed ha presentato lo Z3, successore (chissà perché saltando un possibile Z2) del Tizen Z1.
Come è fatto
Esteticamente lo smartphone è simile ai nuovi Samsung della serie A e Alpha; mentre all’interno le caratteristiche sono sensibilmente minore dei modelli di punta Galaxy. Lo schermo è da 5 pollici con tecnologia Super AMOLED e risoluzione da 1280 × 720 pixel a 294 ppi, il processore è un quad-core da 1,3 GHz, 1 GB la RAM, e 8 GB la memoria interna. C’è lo slot per schede microSD fino a 128 GB, una fotocamera posteriore da 8 Megapixel (con apertura f/2.2), una frontale da 5 megapixel, supporto al Wi-Fi 802.11b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS e batteria da 2.600 mAh. Il telefono verrà lanciato nei colori oro, nero e argento in India entro il mese di ottobre ad un prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 120 euro e anche se non si hanno notizie su un rilascio globale non è escluso l’arrivo in Europa dove la rincorsa ad Android non è mai del tutto cominciata.
