Nuove accuse per Google: “Favorisce i suoi prodotti nelle ricerche”

Google Yandex Android abuso di posizione dominante

Uno studio sponsorizzato da Yelp accusa Google di manipolare i risultati di ricerca per favorire i suoi prodotti. Big G risponde che lo studio è viziato

Google da diversi anni è in conflitto con l’Unione Europea, che in più occasioni l’ha accusata di manipolare i risultati delle ricerche online per favorire i suoi prodotti a discapito di quelle dei concorrenti. Oggi, una ricerca sponsorizzata da Yelp e condotta da due ricercatori statunitensi, è arrivata alle stesse conclusione. Google sta coscientemente favorendo i suoi prodotti ponendoli nelle prime posizioni del suo motore di ricerca. In questo modo, afferma lo studio, gli utenti ottengono “risultati di qualità inferiore”.

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Google altera le ricerche online?

Lo studio condotto da Tim Wu della Columbia Law School e da Michael Luca della Harward Business School, ha riguardato 2.690 volontari intenti ad effettuare ricerche online sulla piattaforma di Google. Il campione è stato diviso in due. Al primo gruppo sono stati mostrati i risultati forniti da Big G mentre al secondo è stata sottoposta una lista di servizi che comprendeva anche quelli di Yelp e di altri competitor come Expedia e TripAdvisor. Il risultato è stato che il 45% del campione era più propenso a cliccare i link con una scelta più variegata.

Google risponde a Yelp

La risposta di Mountain View alle accuse non si è fatta attendere. Big G ritiene che i ricercatori si siano basati su una “metodologia viziata” che ha tenuto conto di un numero di risultati poco rilevante. “Negli ultimi 5 anni – si legge in una nota di un portavoce di Google riportata dal New York Times – Yelp ha sottoposto queste discussioni alle autorità di regolamentazione e ha chiesto un suo migliore piazzamento tra i risultati delle ricerche. Quest’ultimo studio si basa su una metodologia viziata che si concentra sui risultati per appena una manciata di ricerche”.

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Nel frattempo, il colosso del web è in attesa del responso dell’indagine dell’antitrust Ue per abuso di posizione dominante. Ad aprile Bruxelles ha infatti ufficializzato l’apertura di un’inchiesta in merito al posizionamento sul motore di ricerca di Mountain View. Google, per bocca del suo Senior Vice President per Google Search, Amit Singhal, si era difesa affermando che “le persone possono accedere alle informazioni in modi molto diversi ed è provato che le pretese ai danni dei consumatori e ai concorrenti non centrano il bersaglio”.