Spotify ha visto crescere i suoi utenti attivi mensili da 60 a 75 milioni in un anno. Di questi, 20 milioni hanno sottoscritto un abbonamento
Spotify conferma il primato nel settore dello streaming musicale. La piattaforma svedese ha raggiunto i 75 milioni di utenti attivi mensili, di cui 20 milioni che hanno sottoscritto un abbonamento (+33% rispetto alla fine del 2014). L’incredibile risultato è certamente dovuto alle ultime iniziative attuate dalla startup come le partnership con Sony per la console Playstation e con Uber o l’integrazione di video e della funzione Running. Nemmeno il lancio di Apple Music, il servizio di streaming musicale di Cupertino che è già finito nel mirino dell’antitrust USA, è riuscito a impedire a Spotify di consolidare il suo ruolo di leader.
I numeri di Spotify
Nell’ultimo anno gli utenti di Spotify in abbonamento sono stati 10 milioni, uno ogni 3 secondi. L’aumento della clientela ha permesso di pagare royalties ad artisti e detentori di diritti per 3 miliardi di dollari, di cui 300 milioni solo nel primo trimestre 2015. La piattaforma svedese, che potrebbe espandersi anche nello streaming video, ha spiegato più nel dettaglio come vengono distribuiti i guadagni ai musicisti. Un artista di nicchia potrebbe ricevere il prossimo anno ben 1,2 milioni di dollari in diritti, contro i 700 mila incassati tra giugno 2014 e maggio 2015. Una star internazionale, invece, vedrà crescere i guadagni da 7,7 a 13,9 miliardi di dollari.
