Facebook ti riconosce anche se non lo guardi

Grazie all’ultima versione dell’algoritmo che analizza le foto, il social va oltre i suoi limiti

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E’ ancora tutto all’interno dei laboratori di ricerca di Facebook ma il progetto esiste ed ha un futuro assicurato. Grazie ad un nuovo algoritmo, infatti, il team del social network può avvalersi della capacità dell’intelligenza artificiale per riconoscere i volti delle persone anche se la loro faccia non è completamente visibile nella foto. Si tratta di uno strumento sperimentale ma che consente di andare oltre i limiti imposti dagli algoritmi attuali, capaci di lavorare su foto chiare per associarle a specifici nomi di persone, anche appartenenti tutti ad un solo network. Si tratta di ciò che fa Moments, la discussa app che Facebook ha pensato proprio per facilitare  il riconoscimento delle persone nelle foto ma che difficilmente approderà in Europa per volere dei garanti della privacy.

A cosa serve

Il capo del settore Intelligenza Artificiale di Facebook, Yann LeCun, ha spiegato: “Ci sono un sacco di modi in cui potremmo usare una tecnologia del genere. Le persone hanno aspetti caratteristici, anche guardandole alle spalle. Per esempio chiunque potrebbe riconoscere nella folla Mark Zuckerberg perché veste sempre una t-shirt grigia”. Al di là del tono umoristico utilizzato da LeCun, è vero che l’algoritmo che Facebook sta sperimentando potrebbe analizzare anche il contesto di riferimento, oltre al viso, per dirci chi c’è in una foto. Proprio la maglietta grigia vestita da Zuckerberg, da elemento accessorio, potrebbe dunque trasformarsi presto in un elemento chiave per lo studio delle foto, ad opera di macchine e non di analisi svolte da esseri umani, decisamente più in grado di andare oltre ciò che si vede per trarre conclusioni. Almeno fino ad oggi.

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