La smart city per gestire una realtà di 250.000 persone, un modello esportabile per una nuova concezione del vivere urbano
ìIl viaggio nella digital smart city di Expo Milano 2015, organizzato da Cisco che ha fornito l’infrastruttura tecnologica insieme ad altri partner, è un assaggio delle città del futuro all’insegna di due idee fondamentali: migliorare la qualità della vita dei cittadini insieme all’esperienza di visita dei turisti, e semplificare la gestione delle infrastrutture per gli amministratori, ottimizzando i costi. “Expo oggi è a tutti gli effetti una smart city da 250.000 abitanti. Il nostro obiettivo è creare una realtà dove, anche dopo l’evento di quest’anno, le università, le aziende, i centri di ricerca e la start-up possano trovare un ambiente favorevole per insediarsi, una location dalla tecnologia avanzata anche più bella della Silicon Valley. E’ un patrimonio straordinario che può realmente funzionare da acceleratore sia per l’industria IT, sia per il comparto manifatturiero e per nuovi modelli di business. Siamo in contatto tra gli altri con Assolombarda per valutare le opzioni disponibili”, ha spiegato Agostino Santoni, AD Cisco.
Leadership politica e collaborazione tra player
Ipotesi interessanti per la costruzione di un framework sulle smart city vengono poi dal dialogo con Anci – l’associazione dei comuni italiani – anche se, aggiunge Santoni, “è essenziale una forte leadership politica per costruire città smart, come è stato fatto per esempio a Barcellona”. Un’altra tessera che compone il mosaico della ‘città intelligente’ è poi la collaborazione tra player diversi, perché nessun gruppo ha la forza per portare a termine progetti così complessi da solo. Anche la formazione dei partner gioca un ruolo importante in questo senso. “La smart city esiste già, Expo ne è la prova ed è un modello esportabile altrove, quello che manca è un progetto integrato per diffonderla. Al di là del puro aspetto tecnologico, ho notato che la gente che si reca qui in visita è sorridente, e credo che questo aspetto umano sia fondamentale per valutare la bontà di un modello urbano alternativo”conclude Santoni.
L’IoT in azione…
L’esperienza di visita e la semplificazione della gestione del sito sono stati i due cardini ideali del progetto di Cisco, IP Network & Solutions Partner di Expo, illustrato da Fabio Florio, Manager of Business Development and Expo 2015 Leader di Cisco Italia. “Expo rappresenta una realizzazione completa e funzionale dell’Internet of Everything”, ha spiegato il manager. Tutte le applicazioni e i servizi dell’evento girano sulla rete IP. Si parte dai QRcode letti dai sensori ai gate d’ingresso, per verificare che non ci siano accessi impropri. Le griglie di smart metering controllano e distribuiscono l’energia all’interno dei padiglioni, trasmettendo i dati al centro Enel, energy partner della manifestazione. I sistemi sono collegati da fibra ottica per la banda ultra larga, e 700 access point outodoor e 2.000 indoor danno accesso alla rete. Si trovano circa cento totem interattivi e una ventina di e-wall in tutta l’area. Nei padiglioni ci sono invece applicazioni di realtà aumentata e servizi aggiuntivi, mentre anche l’Albero della Vita è dotato di switch Cisco per gestire le luci, la musica e le fontane durante gli spettacoli.
Coop e Barilla
Coop ha allestito nel Future Food District uno spazio dedicato al supermercato del futuro, in partnership con l’MIT di Boston. Anche in questo caso, Cisco ha fornito la connettività sia fissa che wifi. Sono disponibili informazioni sulle caratteristiche e la provenienza dei prodotti, visualizzate sugli schermi appena viene rilevata la presenza del consumatore con sensori di prossimità. L’esperienza è personalizzabile con notifiche push per sconti o suggerimenti sugli abbinamenti dei cibi e altre informazioni. Barilla ha creato per Expo un’edizione limitata di farfalle e sugo al basilico, per tracciare e rintracciare la filiera produttiva in ottica di trasparenza dell’azienda verso i consumatori, con un occhio anche alla consapevolezza dell’impatto ambientale grazie alla piattaforma ValueGo del progetto Safety For Food di Cisco, Penelope Spa e NTTData.
Sicurezza e progetti futuri
La security è ovviamente centrale per Expo, dove quasi tutto gira in cloud e gli accessi dei visitatori in mobilità raggiungono il 90% del totale. I picchi di traffico toccano i 3 TB mentre la media giornaliera è di 1,6. Firewall, antimalware, sistemi antintrusione e protezione delle credenziali sono tra le misure messe in campo per i sistemi digitali. Duemila telecamere di videosorveglianza completano il quadro per la sicurezza fisica. “L’expertise non solo tecnologica ma anche di gestione di progetti complessi, derivata pure dalla nostra esperienza durante le Olimpiadi di Londra e dalle soluzioni pensate per il traffico dati negli stadi, specie durante l’intervallo di gioco, rendono davvero Cisco il partner ideale per progettare soluzioni di smart city. Stiamo avviando progetti anche con il Kazakhstan e gli Emirati per le loro prossime esposizioni”, conclude Florio.