Grazie ad una serie di partnership con centro di ricerca IBM espande la sua tecnologia nel campo della medicina
Non solo quiz televisivi o esperimenti per entusiasti del futuro; il super computer Watson può davvero dare una mano concreta all’umanità. Per farlo IBM ha stretto accordi con 14 istituti di ricerca sui trattamenti e la cura per il cancro così da mettere a disposizione della scienza il proprio know-how, anzi quello della sua intelligenza artificiale. I centri, tra cui lo Yale Cancer Center utilizzeranno Watson per identificare le casue e le mutazioni genetiche del cancro per sviluppare trattamenti ad-hoc per i pazienti. Inoltre i dati rilevati sulle persone verranno analizzati tramite software avanzati realizzati dalla Epic Systems Corp assieme alla Mayo Clinic.
Il futuro nelle macchine
Sembra evidente che IBM con il lavoro che circonda Watson siamo davvero avanti nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche. Non è un caso se anche Google si sia mossa qualche anno fa per acquisire aziende (come la DeepMind) con cui sviluppare nuove soluzioni basate sulla AI. L’apporto di queste lungimiranti scoperte può essere dirompente per tutta la società; l’esempio di IBM nel campo della medicina è solo l’inizio. L’azienda spinge molto verso la vendita di servizi cloud-based visto che la domanda di infrastrutture più datate decresce con il tempo. Non più grossi server o data center; la spesa ora si concentra di più sull’affidamento a servizi sulla nuvola e la possibilità di accedere a informazioni critiche in qualsiasi momento. “E’ un’iniziativa molto importante – ha detto Stephen Gold, vice presidente marketing di IBM Watson – fiutiamo l’aria di cambiamento che c’è nel settore dell’health care che ha bisogno di rinnovare forme e metodologie per portare la medicina verso un livello successivo. Noi ci siamo”.