L’evento dedicato agli sviluppatori si avvicina, aumentano le indiscrezioni su un sistema operativo dedicato all’Internet delle Cose
Il 28 e il 29 maggio ci sarà l’I/O 2015, evento annuale in cui Google incontra i suoi sviluppatori e dove racconta le novità che si avranno nel prossimo futuro. Tra queste potrebbe esservene una dedicata all’Internet delle Cose per il cui settore Big G avrebbe pensato addirittura a un sistema operativo speciale. Seguendo quanto fatto da Microsoft con Windows 10 per Raspberry Pi, Galileo e altri strumenti simili, anche Google vorrebbe dare una spinta al settore rilasciando un OS che faccia da collante agli oggetti interconnessi in via di sviluppo.
Larry è un po’ Brillo
Secondo alcune fonti, come The Information, Google aveva pensato al nome “Brillo” da assegnare al probabile sistema operativo. A quanto pare ci sarà invece una nomenclatura diversa, probabilmente in linea con altri prodotti Android, magari sotto il segno di Chrome. A tal proposito potrebbe essere veritiera l’indiscrezione che parla di un derivato di Chrome OS, adatto a girare su sistemi piccoli e non molto potenti, perfetti per l’Internet delle Cose con RAM pari a 32 o 64 MB. Un progetto del genere non richiederebbe nemmeno un grosso investimento, né da parte di Google né degli utenti che potrebbero adottare la soluzione per costruire i loro oggetti intelligenti. Se il progetto dovesse essere confermato saremmo dinanzi ad un’ulteriore conferma del boom dell’IoT nei prossimi mesi. Assieme a Microsoft anche altri big hanno già fatto le loro mosse in materia (come Intel e Cisco) ed è quindi logico aspettarsi un’invasione di mini dispositivi in grado di trasmettere e ricevere dati in rete. Poi cominceremo a preoccuparci della privacy.