Google Car: anche i robot fanno gli incidenti

Some of the Google driverless cars are displayed at the Computer History Museum in Mountain View, Calif., on Tuesday, May 13, 2014. The drum on top of the car spins at ten times per second, shooting low-power laser beams in all directions. Sensors detect the light that bounces back off objects, and calculate their distance and position. (John Green/ Bay Area News Group)

Il numero è nettamente minore alle casistiche delle auto classiche ma si tratta di dati da non sottovalutare

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Considerate la necessità di avviare un contenzioso con un guidatore poco attento che magari non si è fermato allo stop. Già quando dinanzi abbiamo un personaggio minaccioso anche corporalmente, possono esserci alcune difficoltà. Pensate se invece a scendere dall’auto sia un automa in stile Skynet, pronto a fulminare al primo sguardo. Gli scontri in stile Transformer sono certamente lontani nel tempo ma non così assurdi almeno stando ad un report riportato oggi dall’Associated Press. Secondo quanto si legge su 48 autorizzazioni rilasciate dall’organo di controllo statunitense dal settembre 2014 ad oggi, si sono verificati quattro incidenti che hanno coinvolto automobili senza conducente, fortunatamente senza conseguenze a terzi.

I numeri USA

I sinistri causati dalle automobili si sono svolti tutti a velocità molto ridotte, sui 16 km/h e solo due con attivata la guida autonoma vera e propria. In altre due occasioni infatti al volante si trovava un guidatore umano, forse più attento a guardare l’auto che la strada dinanzi. Delle vetture coinvolte negli incidenti tre appartengono a Google (si tratta delle Lexus RX 450h) e una a Delphi (la Roadrunner) protagonista del primo coast-to-coast di un’auto elettrica. Come hanno dichiarato entrambe le aziende, si è trattato di incidenti marginali e che hanno avuto ripercussioni solo sulle stesse auto e non anche sul traffico ordinario. Per Google c’è di più, le ammaccature sono il risultato di “errori umani e della disattenzione dei guidatori”. Si tratta di numeri decisamente bassi ma che vanno contestualizzati. Secondo i chilometri percorsi dalle auto autonome di Google, ci sono stati tre incidenti per 140 mila miglia percorsi mentre la media espressa dalla National Highway Safety rispetto alla guida umana è di 0,3 incidenti ogni 100 mila miglia. A prima vista sembrerebbe dunque che la macchina senza conducente sia più propensa delle attuali a causare sinistri anche se quelli raccontati da AP sono casi considerati appunto minori che spesso non sono nemmeno menzionati nelle statistiche automobilistiche statunitensi.

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