Yangyang, creato dal ricercatore Hiroshi Ishiguro, è un robot in grado di riprodurre fedelmente le espressioni facciali umane
L’evoluzione dei robot li porterà ad essere sempre più simili all’uomo. Questo processo è già in atto e non passerà molto tempo che diverrà sempre difficile distinguere ciò che è umano da ciò che è artificiale. Il ricercatore giapponese Hiroshi Ishiguro ha presentato durante la Global Mobile Internet Conference (GMIC) di Pechino un nuovo robot chiamato Yangyang in grado di riprodurre fedelmente le espressioni facciali umane. L’androide è stato realizzato presso il centro Shanghai Yangyang Intelligent Robot Science Service e nel volto contiene 40 piccoli motori per muovere gli elementi necessari ad esprimere emozioni come labbra e sopracciglia. Inoltre, Yangyang utilizza uno speciale materiale chiamato Frubber che riproduce alla perfezione la pelle umana, compresi i pori. L’obiettivo di Ishiguro con questo progetto è quello di rendere i robot più popolari tra i giovani.
In Giappone, che è da tutti considerato il Paese leader nel campo della robotica, è invece nato Pepper, un androide che riconosce le emozioni umane e agisce di conseguenza. Questa macchina è in grado di identificare lo stato d’animo del suo interlocutore e, nel caso questo sia triste, proverà a tirarlo su di morale cantando e ballando.
In futuro i robot umanoidi diverranno la normalità e potranno essere utili nei più disparati campi come l’assistenza agli anziani e ai malati o l’accoglienza ad eventi e manifestazioni. Secondo una psicologa statunitense gli android potranno anche servire a sperimentare nuove forme interazione fra individui, compreso il lato sessuale.