Si chiama Special Age ed è un social network pensato appositamente per intrattenere gli utenti della terza età: il nuovo Facebook per anziani nasce da un’idea di una sorella francescana
Angela Musolesi, la creatrice di Special Age (www.specialage.it) spiega:
«Oggi in Italia, 35 milioni di utenti navigano su internet il 50,3% degli italiani sono iscritti a Facebook, di questi, l’11% sono anziani. Studi scientifici dimostrano che un’ora su internet e sui social aiuta a ridurre il deficit cognitivo e a migliorare le capacità mnemoniche degli over 65. In questo senso, abbiamo preso contatti con l’Istituto superiore di Sanità per dedicare una sezione della piattaforma ai cosiddetti ‘anziani fragili’ con difficoltà cognitive».
Secondo alcuni ricercatori tedeschi, l’età non porta gli anziani a un declino cognitivo, ma a una maggiore lentezza a elaborare l’enorme mole di informazioni che possiedono. Ecco perché ultimamente stanno nascendo una dopo l’altra sempre più applicazioni volte ad aiutare la memoria e il cervello, migliorando la qualità della vita nella terza età.
Imparare dai “nonni”
Un progetto socialmente utile, quindi, che prevede anche una sezione dedicata gli «Anziani per i giovani»: perché non sfruttare la saggezza dei “nonni” per imparare qualcosa di nuovo? Gli anziani possono così offrire qualche ora da dedicare ai ragazzi per tramandare conoscenze utili, insegnando ad esempio come si prepara una torta o come eseguire lavoretti di bricolage o falegnameria in casa. Un’idea, che ha ricevuto il riconoscimento di Start up innovativa dalla Camera di Commercio di Roma.
Angela Musolesi racconta:
«Il costo complessivo è di 50 mila euro. Io ho investito personalmente 15 mila euro. Siamo in attesa che qualche capital venture o angel o istituzione capisca la valenza della nostra idea».