Google ha depositato il brevetto di un sistema che delega la guida delle Google Car a un operatore in caso di ostacolo imprevisto
Google è convinta che le autonomous car siano il futuro dell’automotive ma ci sono ancora alcuni problemi da risolvere prima di metterle sul mercato. Le vetture senza conducente sarebbero già in grado di viaggiare in autostrada ma sono ancora in difficoltà per quanto riguarda gli scenari urbani, ricchi di imprevisti e ostacoli. Big G pare abbia depositato un brevetto presso lo U. S. Patent and Trademark Office che permetterebbe alle sue automobili senza conducente di viaggiare in tutta tranquillità anche a velocità ridotta ma per farlo dovranno delegare il controllo a un operatore.
Le Google Car non sono poi così autonome
Google ha presentato l’anno scorso il suo primo prototipo di Google Car senza conducente. La vettura non è dotata di comandi ed è in grado di muoversi in autonomia grazie ai sensori e alle telecamere di cui è dotata. Il problema nasce quando la vettura deve affrontare ostacoli imprevisti e qui il soccorso dell’uomo è ancora necessario. Il brevetto depositato da Big G ha il compito di bloccare il mezzo nel caso in cui il percorso non sia più percorribile senza violare il codice della strada. A quel punto il controllo viene delegato a un operatore, che da remoto guiderà la vettura grazie al live streaming fornito dalle telecamere e ai dati raccolti dai sensori di bordo. Il limite di questa tecnologia, che renderebbe molto meno autonome le Google Car, è quello di distinguere fra una sosta prevista, come nel caso del traffico, e una non preventivata.
Nonostante queste problematiche, che secondo il CEO di Tesla Elon Musk sono l’ostacolo maggiore alle diffusione delle autonomous car, Google punta forte sulle vetture senza conducente. Big G è convinto che entro il 2020 questa tecnologia sarà pronta per il mercato e ha già contattato diverse case automobilistiche per la produzione delle sue Google Car. Anche Musk crede fortemente in questo settore ed entro il 2025 è convinto di vendere milioni delle sue vetture in tutto il mondo.