In un post su pastebin è apparso un messaggio firmato dall’Isis in cui si minacciano di morte i dipendenti di Twitter e il fondatore Jack Dorsey
L’Isis utilizza massicciamente il web per diffondere i suoi messaggi di terrore e per adescare nuovi adepti ma le aziende della Rete e i difensori della libertà online stanno facendo di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote. Facebook, YouTube, Anonymous e molti altri hanno ufficialmente dichiarato guerra allo Stato Islamico, che ieri ha risposto minacciando Twitter.
L’Isis minaccia Twitter: “Non ci avete ascoltato, ora è guerra”
In un post in arabo apparso sul sito pastebin con sede in Polonia, i seguaci di Abu Bakr al-Baghdadi hanno minacciato di morte i dipendenti di Twitter e il suo fondatore Jack Dorsey. Il messaggio è stato accompagnato dall’immagine di un mirino sovrapposta al volto del CEO del sito di microblogging. “Avete iniziato una guerra destinata a fallire. – scrive l’Isis – Vi avevamo detto dall’inizio che questa non era la vostra guerra ma non ci avete ascoltato e avete continuato a chiudere i nostri account su Twitter, ma come vedete noi riusciamo sempre a tornare. Ma quando i nostri leoni verranno a togliervi il fiato, allora voi non resusciterete. A tutti i jihadisti individuali nel mondo: colpite Twitter e i suoi interessi in ogni luogo, persona ed edificio, e non lasciate sopravvivere nessun ateo”.
Iera sera Twitter, che porterà i tweet all’interno dei risultati di ricerca di Google, ha dichiarato di collaborare con le forze dell’ordine per verificare se le minacce siano reali.