Le Samsung SMART TV registrano le conversazioni degli utenti per migliorare il sistema di riconoscimento vocale. L’azienda assicura che la privacy è tutelata
Forse non tutti lo sanno ma le Samsung SMART TV, che in futuro saranno dotate di OS Tizen, registrano le conversazioni degli utenti e le inviano ad aziende terze. Le informazioni vengono poi elaborate per migliorare il sistema di riconoscimento vocale dello schermo domestico intelligente.
Tutto ciò è scritto chiaramente nella nota informativa allegata dall’azienda coreana, che al MWC 2015 potrebbe presentare i tablet Galaxy Tab A e Galaxy Tab a Plus: “Attenzione: se le parole che pronunciate includono informazioni personali o sensibili, siate consapevoli del fatto che queste informazioni saranno fra i dati raccolti e trasmessi a terze parti attraverso il nostro sistema di riconoscimento vocale”.
Nonostante il colosso asiatico abbia chiaramente segnalato questa funzione, su Reddit è scattata una feroce polemica per quanto riguarda privacy. Il problema non è tanto che tutto ciò che diciamo viene registrato dalle Samsung SMART TV ma se queste conversazioni vengano poi protette nell’atto della trasmissione.
Samsung assicura: “Le conversazioni sono protette”
Interrogata sulla questione, Samsung ha confermato che la privacy degli utenti non è in discussione e tutti i dati sono protetti a dovere da qualsiasi tipo di intrusione: “Per tutte le nostre SMART TV adottiamo standard e pratiche di sicurezza, fra cui la cifratura dei dati, per garantire la tutela delle informazioni personali dei consumatori e per prevenire la raccolta e gli usi non autorizzati di questi dati”. Inoltre l’azienda coreana, che sta per lanciare anche in Italia il visore Gear VR, ricorda che “la funzione di riconoscimento vocale può essere attivata o disattivata” e “il proprietario può scegliere di disconnettere il televisore dalla rete Wi-Fi”.
L’anno scorso anche LG era stata criticata per non aver trasmesso in modo sicuro le informazioni raccolte dal suo sistema di riconoscimento vocale.
