Il progetto europeo Diadems ha permesso di realizzare diamanti modificati che potrebbero rivelarsi la nuova frontiera dello storage di informazioni e dati
Con il progresso della tecnologia, gli scienziati stanno cercando modi sempre più efficienti per immagazzinare le informazioni. La Commissione europea ha finanziato un progetto chiamato Diadems (Diamond Devices Enabled Metrology and Sensing) che sfrutta le capacità uniche dei diamanti, che pare siano molto abbondanti nelle atmosfere di Saturno e Giove, per realizzare nuovi dispositivi hitech. La ricerca in questo campo ha permesso di realizzare soluzioni in campo medico ma anche per quanto riguarda l’ICT, e in particolare nel settore dello storage. Queste pietre preziosissime non servono quindi solamente ad abbellire gli Apple Watch.
Diamanti per i dischi del futuro
Gli esperti del progetto Diadems hanno modificato la struttura chimica del diamante sostituendo un atomo di carbonio con uno di azoto. Ciò ha permesso di creare un nuovo materiale dalla capacità magnetica intrinseca che può aprire allo sviluppo delle più svariate tecnologie. “Questo significa che siamo in grado di creare in ultima analisi, minuscoli sensori che rilevano piccoli segnali magnetici. Ad esempio, questi segnali magnetici permetterebbero di monitorare l’attività elettrica dei neuroni su un vetrino di diamanti e vedere come funzionano insieme”, ha spiegato Thierry Debuisschert, coordinatore del progetto Diadems.
Per quanto riguarda l’ICT, i diamanti modificati permetteranno di creare nuovi sensori per lo sviluppo di dischi per lo storage con elevata capacità e comprovata affidabilità. “Lavorando a livello atomico e molecolare, potremmo essere in grado di controllare i dispositivi di storage alla scala necessaria per lo stoccaggio ad alta densità” ha concluso Debuisschert.