Facebook ha realizzato un sistema che permette di segnalare la condivisione di messaggi autolesionisti o suicidi
A volte i social network possono essere portatori di pensieri pericolosi. Facebook, che è stato chiamato in causa in Belgio per le sue policy sulla privacy, ha quindi deciso di potenziare il suo sistema di segnalazioni di contenuti che possono indicare la volontà dell’utente di suicidarsi. Per questo progetto il social network, che ha ricevuto investimenti da oltre 2 milioni di PMI, collaborerà con istituzioni specializzate Forefront, Now Matters Now, National Suicide Prevention Lifeline e Save.org.
Facebook crea un supporto anti-suicidio
Il sistema pensato da Facebook permette di segnalare la condivisione di un messaggio che possa far pensare ad intenti suicidi o autolesionisti. Una volta visionato il post, il social network lo sottoporrà a un pool di esperti, che decideranno se è il caso di contattare direttamente l’utente per consigliargli il supporto telefonico di un amico o da parte di associazioni per la prevenzione da questo tipo di comportamenti. Il sistema “anti-suicidio” entrerà in funzione negli Stati Uniti fra circa due mesi ed entro breve tempo diverrà più capillare ed efficiente.
Anche Twitter ha collaborato ad un sistema di prevenzione di questo tipo. Radar è un’app creata dall’associazione Samaritan che attraverso i tweet è in grado di individuare i segnali di un futuro tentativo di suicidio.