Scambio di battute tra un tunisino e gli hacktivisti che hanno diffuso online foto e informazioni sul ragazzo. Ci sarebbe lui dietro la propaganda jihadista
Ora si fa sul serio. Chi pensava che le azioni di spegnimento di siti web e account social da parte di Anonymous fossero una parte insignificante della cyberwar dovrà fare marcia indietro. Nella notte italiana, sul web si è consumata una forte diatriba tra Majdi M. e membri del gruppo Anonymous che hanno dichiarato come il ragazzo di origini tunisine vivente a Manouba sia “il miglior hacker assodato dall’Isis”. In una nota diffusa in rete, gli hacker mascherati hanno scritto: “Eri stato avvertito di smettere di sostenere l’Isis. Hai ignorato il nostro appello e ora scappi come un coniglio”. A seguito gli Anon hanno pubblicato in Rete le foto e i dati personali del giovane, prelevato da un pacchetto dati rubato all’Interpol. Secondo Anonymous, Majdi sarebbe la persona coinvolta nella propaganda digitale dell’Isis sia sul web che nei canali social.
Guerra totale
L’impennata degli Anonymous contro le forze telematiche dei jihadisti ha subito un’impennata nelle ultime ore. Durante lo scorso weekend gli hacktivisti hanno pubblicato una lista con più di 80 account Twitter e una decina di account Facebook ritenuti vicini all’Isis. Quello che balza di più all’occhio, a differenza del passato, è l’assenza di una presa di posizione dei governi occidentali rispetto alle azioni degli Anonymous. E’ chiaro che mai come questa volta le intrusioni digitali degli hacker facciano comodo alle forze alleate che hanno scoperto una spalla potente su cui appoggiarsi per la guerra contro i terroristi islamici.