Microsoft: Lumia, Surface e Cloud volano, Windows no

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Microsoft nel secondo trimestre 2015 ha avuto segnali positivi da Xbox, Cloud Computing, Lumia e Surface. Windows invece perde il 13%

Microsoft ha diffuso i dati relativi al secondo trimestre del 2015. L’azienda di Redmond, che, nel periodo che va da ottobre a dicembre 2014 ha registrato 5,86 miliardi di dollari di utile netto, in calo del 10% rispetto allo stesso periodo del 2013, e 26,4 miliardi di dollari di fatturato (+8%). Buone notizie arrivano da Xbox, Lumia, Cloud e Surface mentre Windows fatica a decollare. Per il trimestre in corso le prospettive di Microsoft sono più caute (26,3 miliardi di dollari di fatturato).

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Crescono Cloud, Xbox, Surface e Lumia. Windows invece…

Nel Q2 2015 Microsoft ha venduto 6,6 milioni di Xbox in tutto il mondo. Il lancio di una versione della console senza Kinect, la riduzione del prezzo e i bundle con titoli di successo ha permesso all’azienda di Redmond di raggiungere questo straordinario traguardo.

Anche i tablet Surface, che già erano in ripresa nel corso del 2014, sono in forte crescita nell’ultimo trimestre. Il fatturato derivante dalla vendita di questi dispositivi è aumentato del 24% raggiungendo 1,1 miliardi di dollari. Microsoft non ha diffuso il numero di unità vendute ma il lancio di Surface Pro 3 ha certamente contribuito a questo trend positivo.

Buone notizie arrivano anche dai Lumia, di cui Microsoft ha lanciato diversi nuovi modelli. Nel sono sono stati distribuiti la cifra record di 10,5 milioni di terminali, che hanno portato nelle tasche di Redmond ben 2,3 miliardi di dollari. Comunque, il CEO Satya Nadella dovrà ancora per qualche far fronte alla perdita di utili derivanti dall’acquisizione di Nokia Devices & Services. Risultati positivi si sono registrati anche nel Cloud Computing con One Drive (5,5 miliardi di dollari).

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Il settore che soffre maggiormente è quello legato a Windows. Microsoft ha venduto il 13% in meno di licenze rispetto al Q2 2014. Secondo Amy Hood, direttore finanziario di Redmond, il trend negativo è da imputare alla crisi dei PC, il cui mercato sembra si sia finalmente stabilizzato, e alla riduzione della richiesta di licenze commerciali dovuta alle “condizioni macroeconomiche in Cina e Giappone e il cambio sfavorevole del dollaro”. La presentazione del nuovo OS unificato Windows 10 potrebbe invertire questa tendenza negativa.