Dal mondo dell’industria alla politica, le prospettive dell’Internet of Everything con i cittadini al centro
“Crescere Digitaliani. Internet, il cambiamento continua”. Su questo tema si è svolto l’Internet of Things Italian Forum, ricchissimo di contenuti e interventi, organizzato da Cisco in collaborazione con Intel lo scorso mercoledì. Sono intervenuti esperti e imprenditori che hanno gettato luce sul futuro delle connessioni della rete, per creare una società più moderna e all’altezza delle sfide del nostro tempo. In apertura la testimonianza di Blanca e Anna Zamperini e il ricordo di Marco Zamperini, quindi David Bevilacqua, VP Sud Europa Cisco, ha sottolineato che la connessione di dati, processi, cose e persone deve mantenere sempre il focus sul “valore che può offrire alla società contribuendo al benessere di tutti, mentre il futuro di qualunque azienda è di trasformarsi in una compagnia hi-tech specializzata nel proprio settore”. L’Internet of Everything è un paradigma che diventerà mainstream nel giro di una decina d’anni, per un volume d’affari stimato in circa 20 miliardi di dollari. La tecnologia moltiplica le opportunità di business per chi ne cavalca l’onda, generando un nuovo tipo di economia digitale che rappresenta il mercato del futuro.
Tra wearable, nuovo mondo digitale e robot
Sempre di qualità della vita ha parlato Carmine Stragapede di Intel, che ha posto l’accento sulla standardizzazione end-to-end dei sistemi e sul mercato dei wearable (bracciali, orologi, auricolari) che rappresentano un’importante opportunità per la compagnia. Per Massimo Banzi, co-fondatore del progetto Arduino, la tecnologia del futuro dev’essere “buona, pulita e giusta”, riprendendo alcune ispirazioni fondamentali dell’Expo di quest’anno, e i sistemi informatici vanno resi “utili” al business e alla vita quotidiana. David Orban, ad Dotsub e fondatore della Network Society Research, ha parlato di “cittadinanza attiva nella nuova IoE” per costruire un mondo più equilibrato abilitato dalla tecnologia, mentre Roberto Cingolani dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ha mostrato le infinite possibilità legate all’utilizzo dei robot, tra cui iCub e i robot quadrupedi, e le sfide per automatizzare ma anche rendere più sicuro il lavoro.
“La scuola deve favorire il digitale per rendere gli studenti i veri protagonisti dell’apprendimento”, ha invece sottolineato Dianora Bardi, docente di lettere e VP Associazione Impara Digitale.
Cisco Italia, “dare voce digitale al paese”
L’AD Cisco Italia Agostino Santoni ha sottolineato alcuni punti importanti portati avanti dal governo italiano, come la banda ultralarga (LTE, fibra, wifi) e l’investimento per coprire aree rurali, mentre “occorre procedere in parallelo con la strategia per la crescita digitale”. La vision di Cisco è di “dare voce digitale all’Italia” con importanti progetti in ambito agroalimentare, manifatturiero, PA, smart city e difesa per digitalizzare i processi in ogni ambito produttivo e garantire la qualità. “Abbiamo investito in Expo per dare concretezza all’idea di una città più intelligente, e stipulato accordi con Barilla e Valoritalia per certificare la qualità di tutta la filiera di produzione, sia della pasta che del controllo dei vini”. Intanto l’IoT arriva anche nello sport, dove ci sono progetti che riguardano sensori perfino nei parastinchi dei giocatori di calcio…
Grandi player a confronto, le sfide del digitale e il ruolo delle istituzioni
Un momento di confronto a più voci con aziende di vari settori si è avuto durante la tavola rotonda che ha riunito Gianluigi Castelli di Eni, Gilberto Ceresa di Fiat, Silvio Fraternali di Intesa Sanpaolo e Paola Petroni di Enel. Oltre alle promesse dell’automazione e ai vantaggi del digitale i manager hanno parlato delle sfide che ancora restano, soprattutto in materia di formazione di esperti, dato il ritmo accelerato delle evoluzioni della tecnologia, ma anche dei benefici per la salute, la sicurezza e l’ambiente. Riccardo Luna, Digital Champion, presidente di Wikitalia, ha sottolineato i problemi di alfabetizzazione informatica dell’Italia ma anche le grandi opportunità che il nuovo mondo dell’IoT può offrire, mentre l’intervento di chiusura è stato svolto dal Presidente della Regione Roberto Maroni, che ha parlato dei bandi per le startup e l’innovazione promossi dalla Regione dichiarando che “entro la fine del 2015, il 98% del territorio regionale sarà coperto da banda ultralarga. La Lombardia ha una naturale vocazione per l’innovazione e la ricerca, attrae investimenti e intendiamo renderla una meta sempre più interessante per chi vuole fare impresa e contribuire allo sviluppo del territorio”.
NetApp, tecnologie Flash e storage pronto per l’IoE
All’evento Cisco, NetApp ha annunciato le nuove soluzioni all-flash 560 ed E 5600. Si tratta nel primo caso di una proposta che rinnova le soluzioni all-flash a stato solido, mentre nel secondo di un array ibrido adatto sia ai dischi a stato solido che allo storage tradizionale, e offre prestazioni migliorate per applicazioni SAN che richiedono capacità elevate come data warehousing, email e backup. “Le nostre soluzioni sono caratterizzate da semplicità, performance elevatissime e assoluta affidabilità – sottolinea Roberto Patano, Sr Manager Systems Engineering – . Il sistema EF 560 è specificamente rivolto a chi richiede performance eccezionali a costi contenuti, con tutta la sicurezza garantita da un prodotto di livello enterprise. Il rapporto prezzo/prestazioni è il migliore disponibile al momento, e grazie alla tecnologia object storage siamo in grado di fornire una soluzione semplice ma estremamente potente, anche in ottica IoE per immagazzinare e gestire enormi volumi di dati”. Mentre il mercato dell’energy, oil&gas e utility è già maturo dal punto di vista delle soluzioni storage avanzate, il settore finance, bancario e assicurativo è molto interessante per l’azienda. Le soluzioni NetApp, conclude il manager, sono ideali sia per le realtà strutturate che per le startup, grazie alle caratteristiche di scalabilità, gestione centralizzata dei dati e semplicità d’uso, e sono pensate per “supportare lo sviluppo del business, ottenendo il massimo dalle risorse di storage a disposizione”.
Schneider Electric, FlexPod e sistemi intelligenti per il futuro
FlexPod è la piattaforma nata dalla collaborazione tra Cisco e NetApp che integra funzionalità di computing, networking e storage, pensata per il mercato di oggi che chiede prodotti semplici da usare e con deployment rapido. “Schneider ha fornito a FlexPod il sistema di alimentazione, gestione della piattaforma, raffreddamento e la struttura hardware – spiega David O’Coimin, Solution Offer Manager – . Il risultato finale è una soluzione perfettamente integrata con Cisco Unified Computing System, ideale per le piccole-medie imprese, le filiali di aziende e i data center”. Anche per Schneider i Big Data, il Cloud e tutte le tematiche legate all’IoE rappresentano opportunità enormi ma altrettanto grandi sfide. Si prevede che nel prossimo futuro saranno miliardi i device connessi, con grandi pressioni sul settore dell’energia e implicazioni anche sulla larghezza di banda e sulla stessa sostenibilità dello sviluppo. “Fornire sistemi intelligenti e ‘a prova di futuro’ sarà una delle più grandi sfide dell’IoE – conclude il manager – . Solo i player davvero qualificati saranno in grado di soddisfare le esigenze del mercato, anticipando in maniera proattiva le soluzioni necessarie e distinguendosi nel mondo digitale”.
Vem Sistemi, partner globale per l’Internet di tutte le cose
Vem Sistemi ormai da qualche anno ha sposato la tecnologia FlexPod, una soluzione, spiega l’AD Stefano Bossi, che concretizza l’alleanza tra Cisco e NetApp, a cui si è poi aggiunta Schneider. Oggi è una piattaforma consolidata, adatta a diversi tipi di data center compresi gli Over the Top (OTT). “Con questa soluzione, Vem offre l’efficientamento e l’accelerazione dei servizi IT delle aziende. Gli obiettivi che ci poniamo come specialisti dell’informatica è di illustrare ai clienti in che modo possono beneficiare della virtualizzazione e dell’automazione dei data center, grazie all’estrema scalabilità sia orizzontale che verticale della soluzione, adatta a calibrare le capacità di elaborazione, storage e a servire elevati volumi di utenze”. Vem fornisce inoltre i prerequisiti tecnici che abilitano il paradigma dell’IoE, come la sensoristica, le tecnologie Cloud e la parte relativa alla security, nella quale, sottolinea Bossi, sono fondamentali le caratteristiche di “integrità del dato, confidenzialità e riservatezza”. “Vem si propone come partner globale in ambito IoE – conclude il manager – mettendo a disposizione competenze complete e soluzioni che garantiscono efficienza, efficacia e contenimento dei costi per digitalizzare tutti i processi di business, semplificando e accelerando i processi”.