Xiaomi non smette di crescere. L’azienda cinese ha un valore di 46 miliardi di dollari, superiore a Uber e molto vicino a quello di Facebook
Xiaomi può ben festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo grazie ai risultati raggiunti nel corso del 2014. A novembre l’azienda cinese è diventata il terzo produttore di smartphone a livello globale e ha ottenuto il premio di miglior startup al mondo in termini di valore. La società fondata da Lei Jun e dall’ex Google Hugo Barra in meno di 4 anni ha raggiunto ricavi per 46 miliardi di dollari, superiore persino all’app più in crescita Uber (10 miliardi di fatturato). Settimana scorsa l’azienda cinese ha raccolto un finanziamento di 1 miliardo e 100mila dollari da parte di una cordata composta da All-Stars Investment, Dst Global, Yunfeng Capital e il fondo di Singapore Gic.
I successi nel 2014 di Xiaomi
La strategia di Xiaomi di vendere solamente online smartphone low cost gli ha permesso di raggiungere traguardi incredibili nel 2014. L’azienda cinese, che sta pensando ad un device Windows Phone nonostante le critiche lanciate all’OS da parte di Huawei, è cresciuta del 200% negli ultimi 12 mesi e ha consegnato 60 milioni di dispositivi in tutto il mondo. Xiaomi inoltre ha distribuito solo in India ben 40mila unità di Xiaomi Redmi Note 4G ad appena sei secondi dall’apertura delle vendite online. A ciò si aggiunge il successo del suo firmware MIUI, che conta 85 milioni di utenti attivi al mese, e il possibile lancio al CES 2015 dello smartphone con display curvo Xiaomi Arch. “Nel 2015 lanceremo il nostro nuovo smartphone di punta”, ha anticipato il presidente Bin Lin a partner ed investitori.
Il business di Xiaomi non si ferma però ai cellulari intelligenti. L’azienda cinese ha stretto un accordo con il produttore di elettrodomestici SMART Midea e in futuro pare voglia persino un’automobile. Inoltre, nel suo portfolio conta una TV intelligente da 49 pollici a meno di 500 dollari e un dispositivo controllabile via smartphone Android che permette di misurare la pressione sanguigna.