Il CEO di Apple Tim Cook ha indirettamente accusato Google e Facebook di guadagnare sulla privacy degli utenti. Le due aziende hanno risposto a tono
A settembre il CEO di Apple Tim Cook ha attaccato il modello di business in materia di pubblicità portato avanti da Facebook e Google, che in Europa potrebbe essere costretta a separare questa attività dagli altri settori commerciali. Il numero uno di Cupertino aveva pubblicato una lettera in cui accusava le due aziende di portare avanti un modello sbagliato e lesivo della privacy dei utenti.
“Qualche anno fa, – scriveva Cook – gli utenti dei servizi Internet hanno cominciato a realizzare che, quando un servizio online è gratuito, non si è più dei clienti, ma si diventa dei prodotti. Noi di Apple invece crediamo che una grande customer experience non debba avvenire alle spese della privacy dell’utente”. La nota del CEO di Apple era servita a difendere l’azienda dopo lo scandalo riguardante iCloud, da cui erano state rubate migliaia di foto private di VIP, ma l’attacco a Google e Facebook non è passato inosservato. Queste aziende, ha continuato Cook, “fanno soldi principalmente raccogliendo quantità enormi di dati personali, si ha il diritto di essere preoccupati. E queste aziende devono essere molto trasparenti su come lo fanno. Chiedetevi sempre: come guadagnano queste aziende? Seguite i soldi”.
Google risponde ad Apple: “Noi cifriamo tutto, Cook è male informato”
La risposta di Google a Cook è arrivata a ottobre tramite il presidente Eric Schmidt, che recentemente ha affermato che il vero rivale della sua azienda è in realtà Amazon. Il manager di Big G, che è stata attaccata sulla sua gestione della privacy anche dal Garante in materia dell’Unione Europea, ha rilasciato un’intervista a CnnMoney in cui affermava che l’azienda di Mountain View ha preso seri provvedimenti in seguito allo scandalo Datagate e sottolineava come gli utenti abbiano tutti gli strumenti per nascondere le informazioni che non vogliono condividere. “Siamo da sempre i leader nella sicurezza e nella cifratura. I nostri sistemi sono molto più sicuri e criptati di quelli di chiunque altro, inclusa Apple. Apple sta colmando la distanza, è una buona cosa. Cook non è stato correttamente informato su quali sono le pratiche di Google”.
Facebook: “Accuse ridicole, Apple venda i suoi prodotti a prezzi più bassi”
Per quanto riguarda Facebook, è stato direttamente il CEO e fondatore Mark Zuckerberg a rispondere alle accuse di Cook. “Mi sento molto frustrato dal fatto che molte persone sembrano convinte che il modello di business basato sulla pubblicità equivalga a un disallineamento da quel che desiderano i clienti. – ha spiegato il numero uno di Menlo Park – “E’ ridicolo. Pensate forse che siccome i prodotti di Apple si pagano sono più in linea con l’interesse del cliente? Se così fosse, Apple dovrebbe vendere i suoi prodotti a prezzi molto più bassi”. Le dichiarazioni di Zuckerberg sono servite anche a rispondere alla crescente popolarità di Ello, il social network che afferma di non utilizzare i dati degli utenti a scopo pubblicitario.