Ranieri Razzante, presidente dell’AIRA, associazione italiana responsabili antiriciclaggio, è intervenuto nel corso dell’incontro organizzato alla Camera dei Deputati da CashlessWay
“Il Bitcoin non è falsificabile, ma è riciclabile e quindi può anche essere utilizzata per fini illeciti, non c’è nessuna alternativa alla regolamentazione. Non c’è dubbio che debba essere identificato un perimetro di regole precise e non c’è dubbio che debba essere Banca d’Italia a vigilare”. E’ quanto ha appena dichiarato Ranieri Razzante, presidente dell’AIRA, associazione italiana responsabili antiriciclaggio, nel corso dell’incontro organizzato alla Camera dei Deputati da CashlessWay. L’evento, voluto dal deputato Sergio Boccadutri (PD), autore della proposta di legge sull’epayment, rientra in un programma di tre incontri organizzato come una “call for information” per sostenere la richiesta di indagine conoscitiva in ambito criptovalute presentata da Boccadutri alla Commissione Bilancio lo scorso giugno.
“La tecnologia alla base del Bitcoin è straordinaria e ritengo sia doverosa un’osservazione volta a trovare un impianto regolatorio utile al suo sviluppo e diffusione. Vogliamo lavorare non per porre limiti a chi intende utilizzare e operare nel mercato criptovalute, ma per sostenere un ambito economico attraverso una sua legittimazione. Il confronto di oggi è stato molto prezioso e il documento che andremo a produrre alla fine del programma di tre incontri, sarà uno strumento utile a tutti gli organismi che avranno il compito di regolamentare” dichiara Sergio Boccaduri, parlamentare PD, dell’intergruppo innovazione.
All’incontro hanno partecipato come soggetti invitati a rispondere alle domande poste dall’avvocato Giulia Aranguena di CashlessWay, Ferdinando Amentrano (prof. Università Bicocca Milano), Massimo Chiriatti (tecnologo e collaboratore de il Sole 24Ore), Franco Cimatti (presidente Fondazione Bitcoin Italia), Ranieri Razzante (presidente AIRA).